Cos’è lo Student Act?
Lo Student Act è il pacchetto di interventi riguardanti l’Istruzione che Matteo Renzi ha presentato all’interno della Legge di Stabilità 2017.
Il provvedimento ha come obiettivo aiutare i giovani studenti italiani che vogliono iscriversi all’Università.
Dall’ultimo rapporto OCSE è emerso infatti che, nel nostro Paese, le immatricolazioni universitarie sono sempre più in calo.
Per tentare di risollevare la situazione e superare questo momento difficile, si è perciò deciso di sostenere economicamente gli studenti attraverso una serie di agevolazioni fiscali e borse di studio.
Il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha confermato che:
“le risorse destinate a scuola, università e ricerca, ammontano ad 1 miliardo di euro, una cifra importante che verrà destinata per una ‘serie di cose’ che vanno dal diritto allo studio alla valorizzazione dei dipartimenti di eccellenza”.

La “No Tax Area”
Lo Student Act 2017 prevede 3 differenti fasce ISEE
FASCIA 1: Esenzione Tasse di Immatricolazione
- ISEE inferiore a 13 mila euro
FASCIA 2: Esenzione Totale Tasse Universitarie
- ISEE inferiore a 13 mila euro
- È necessario raggiungere un determinato numero di crediti formativi
FASCIA 3: Pagamento ridotto proporzionale al reddito
- ISEE compreso tra 13 mila e 25 mila euro
Le “Super Borse di Studio”
Lo Student Act prevede modifiche anche alle attuali borse di studio (il cui tetto massimo ammonta a 4 mila euro). Esse verranno infatti incrementate e sostituite da Super Borse di Studio da 15mila euro, che arriveranno a coprire interamente le spese di vitto e alloggio dello studente.
Quali sono i requisiti per partecipare ai bandi?
- Reddito uguale o inferiore ai 20mila euro di ISEE
- Voti superiori all’8, sia nell’ultimo anno delle superiori che nei due precedenti
Cosa contribuisce ad alzare il punteggio?
- Percorso scolastico
- Voto di maturità
- Risultato delle Prove Invalsi
Nuovi Premi per Dipartimenti e Ricercatori Universitari
Lo Student Act prevede l’istituzione di Premi in denaro riservati sia ai migliori dipartimenti che ai migliori ricercatori universitari.
Alle strutture che hanno registrato i voti più alti nelle pagelle di valutazione del Ministero, verrà destinata una cifra totale di 200 milioni di euro.
Il massimo che ogni singola struttura potrà ottenere sarà di 1,3 milioni e questi fondi potranno essere utilizzati per il reclutamento di ricercatori di tipo B o per le chiamate di professori.
Mentre i ricercatori meritevoli (definiti tali in base ad un indicatore di performance) potranno ottenere un bonus pari a 3mila euro.
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