Mentre si studia, non ci si pensa ma… ad un certo punto della vita, soprattutto per chi frequenta corsi di laurea che durano parecchi anni, il riscatto degli anni di laurea potrebbe diventare un’opzione da tenere in considerazione.
La legge che lo regola cambia frequentemente quindi è opportuno tenersi sempre aggiornati, e soprattutto fare riferimento alle normative di ultima emanazione.
Per il 2017 funzionerà in questo modo.
Potranno riscattare gli anni di studio le persone che hanno ottenuto:
1) diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a 2 anni e non superiore a 3;
2) diplomi di laurea sia relativi ad ordinamenti universitari anteriore al 1999 (corsi di durata non inferiore a quattro e non superiori a sei) sia degli ordinamenti universitari post decreto 509/1999 (lauree triennali e specialistiche);
3) i diplomi di specializzazione che si conseguono successivamente alla Laurea ed al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
4) dottorati di ricerca.
5) possono essere riscattati anche titoli di studio conseguiti all’estero, a patto che al titolo sia stato riconosciuto valore legale in Italia
Come fare:
- Informati in modo approfondito cliccando qui
- Modulo sul portale dell’INPS
*Consiglio spassionato: rivolgiti ad un Centro di Assistenza Fiscale se non sei pratico di burocrazia amministrativa.
Meglio farlo da giovani… costa meno!
Il costo per il riscatto della laurea è direttamente proporzionale al proprio reddito: per questo motivo è assai consigliabile farlo quando si è giovani e quindi, si presume, si avrà un reddito da lavoro inferiore.
Il costo del riscatto verrà calcolato secondo la cosiddetta “riserva matematica”, in rapporto a fattori variabili quali l’età, il periodo da riscattare, il sesso e le retribuzioni percepite negli ultimi anni.
Per gli anni di laurea post 1995, invece, il riscatto si calcola con l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto applicata al reddito da lavoro conseguito. In questo senso la miglior cosa sarebbe fare il riscatto da disoccupati, perché si dovrà pagare il costo minimo previsto.
Puoi farti un’idea sui costi, cliccando qui. Non è una pratica molto economica… ma potrebbe valerne la pena.
Perchè riscattare la laurea?
Versando i contributi calcolati, si può “risparmiare” qualche anno di lavoro (andando quindi in pensione prima… elemento da considerare visti gli attuali anni di lavoro secondo la normativa vigente) e in taluni casi si potrà percepire una pensione più “generosa”.
Ti consigliamo di farti aiutare da un commercialista per riuscire a capire se ne vale la pena nel tuo specifico caso.