Essere studente universitario significa anche fare parte di una comunità, di un gruppo di persone che, talvolta, si trova davanti a problemi e difficoltà comuni a tutti. Per questa ragione vogliamo oggi parlarvi del mondo della rappresentanza studentesca e di come queste associazioni possano essere utili per vivere al meglio l’esperienza della vita universitaria.
Per farlo, abbiamo intervistato Michela Agliati, presidentessa dell’Associazione UNI+ dell’Università degli Studi di Bergamo. Insieme, scopriremo cosa significa fare parte di un gruppo di rappresentanza studentesca e come questi gruppi si mettono a disposizione degli studenti.
Come nasce la vostra associazione?
Uni+ nasce come associazione indipendente e apartitica, con lo scopo di scardinare l’idea che l’università corrisponda semplicemente a lezioni ed esami, e come sostegno costante agli studenti durante questo percorso.
A cosa è dovuta la scelta di una lista apartitica?
L’idea di una lista apartitica nasce dalla volontà di rappresentare valori che sono trasversali e investono tutta la comunità studentesca. Uni+ crede nell’ampliamento delle possibilità, al fine di dare pari opportunità agli studenti: il diritto allo studio è infatti uno dei nostri cavalli di battaglia.
Quali sono i vostri obiettivi? Cosa avete realizzato negli ultimi anni?
Per quanto riguarda il diritto allo studio, abbiamo ottenuto l’ampliamento della “No tax area”, ovvero di quel cordone di sicurezza che permette agli studenti con minori possibilità economiche di non pagare le tasse. Inoltre, il nostro programma ha portato a una progressiva diminuzione delle tasse universitarie in generale.
Tra i nostri obiettivi c’è anche la tutela dell’ambiente, con la proposta di una migliore gestione della raccolta differenziata e la distribuzione di borracce da utilizzare al posto delle classiche bottigliette di plastica.
Tra i vostri impegni c’è quello di favorire una “concezione dell’Ateneo come centro di vita, di incontro e di crescita personale”. In che modo cercate di realizzarlo?
Uni+ vuole promuovere una maggiore coesione, e lo fa attraverso eventi, feste, progetti orientati a rendere l’ambiente universitario sempre più accogliente e funzionale nel rispetto delle esigenze di tutti.
Come si fa a entrare a far parte della rappresentanza studentesca? É possibile anche al primo anno di Università?
Assolutamente sì! Basta contattarci sulle pagine social oppure via mail e partecipare ad una riunione.
Noi siamo alla continua ricerca di menti fresche, con proposte interessanti. Crediamo che partecipare alla vita studentesca sia un modo per fare qualcosa per sé e per il prossimo (e poi, fa curriculum!). Inoltre, soprattutto se siete fuorisede, è un modo per socializzare e vivere delle esperienze uniche.
Che consiglio dareste alle matricole per vivere al meglio l’esperienza dell’Università?
Iscrivetevi “Non tanto per”: l’Università è un impegno che costa tempo e denaro, prenderla in maniera troppo superficiale non vi servirà a nulla. Tuttavia, studiare e impegnarsi è importante… Ma non è tutto! Cercate di viverla appieno: partecipate alla vita universitaria, parlate con le persone, aprite la mente e non ve ne pentirete.
Potete contattare i rappresentati degli studenti per qualsiasi cosa:
Dubbi, problemi con i docenti, con gli esami, sovrapposizioni di corsi: qualsiasi cosa che vi stia facendo vivere male l’Università (e vi assicuriamo che contattare loro è meglio rispetto a inondare il professore di mail sciocchine).
Non vergognatevi, tutti siamo stati matricole!