Dopo la rassegna sui tipi di studente universitario, (la trovate QUI) è il turno del professore.
Durante la vostra carriera universitaria vi sarà capitato di imbattervi in qualche professore memorabile, che vi sarà poi rimasto nel cuore (o sullo stomaco). Soggetti eccentrici, misteriosi, insopportabili, adorabili… Ce n’è per tutti i gusti.
Eccone un assaggio.
Il logorroico:
- Inizia a parlare entrando in classe, mentre si toglie la giacca, accende il pc, proietta le slides… sono le 9:08 e ha già spiegato mezzo programma.
- Non smette di parlare nemmeno con un attacco di tosse, sei tu che devi essere bravo a capire cosa sta dicendo, tenendoti pronto a chiamare il 118 in caso di soffocamento.
- All’esame le sue domande occupano i 2/3 del colloquio, volendo potresti semplicemente annuire e dargli ragione per ottenere un 18. Fatti una domanda e datti una risposta che Marzullo levate.
Il divagatore:
- Spiegando la Seconda Guerra Mondiale può tranquillamente arrivare a parlare dell’impollinazione dei fiori, senza che tu nemmeno te ne accorga.
- Le sue lezioni possono essere molto interessanti, tuttavia sarà difficile capire cosa sarà oggetto d’esame in mezzo a tutto quel marasma.
- Durante l’esame potresti utilizzare la sua tecnica e batterlo al suo stesso gioco.
Il pignolo:
- Tra i tipi di professore universitario è sicuramente il più ordinato, il più metodico, il più preciso.
- Il suo ufficio farebbe invidia a Marie Kondo e la scrivania è così pulita e sterilizzata che ci si potrebbe mangiare sopra senza piatti.
- All’esame non ti resta che piangere: ogni tua sillaba verrà analizzata al microscopio e usata contro di te.
- Se hai un minimo di amore verso la tua salute mentale, NON sceglierlo come relatore per la tesi di laurea. Gli psicofarmaci costano, fidati.
Lo svampito:
- Vive totalmente immerso nel suo mondo, lo puoi vedere vagare nei corridoi con lo sguardo perso nel vuoto.
- Si dimentica spesso l’orario delle lezioni, l’aula, l’edificio, la sede, città, paese, mondo.
- Agli esami, quando si presenta, arriva in ritardo e si dimentica su quale programma dovrà interrogarvi.
- La verbalizzazione online del voto non richiede giorni, ma ere geologiche.
- Se intendete sceglierlo come relatore, preparatevi a laurearvi nel duemilacredici.
La leggenda metropolitana
- Riguardo a questo tipo di professore universitario ne avrai sentite di tutti i colori: si dice che faccia parte del servizio di protezione testimoni. Si dice che la notte combatta segretamente il crimine. C’è chi dice addirittura che una volta abbia ucciso un uomo.
- Il mistero lo avvolge, così come misterioso è lo svolgimento dei suoi esami. Secondo alcuni è capace di bocciare alla prima esitazione, alla prima domanda sparata a bruciapelo. C’è chi, invece, dice che sia una persona assolutamente piacevole, in grado di metterti a tuo agio.
- L’unica certezza è che nessuno sa niente di lui.
Il professore simpaticone
- Ama fare giochi di parole e battute durante le lezioni, non riesce proprio a farne a meno.
- Vuole essere amico degli studenti, cosa che a volte crea non poco imbarazzo in classe.
- Ti ha chiesto l’amicizia su Facebook.
- In calce alle sue e-mail mette sempre una faccina sorridente.
- Attenzione! Il giorno dell’esame potrebbe non risultare altrettanto simpatico.
Il megafusto/ la topmodel
- Bello, bello, bello in modo assurdo. E affascinante, carismatico, brilla di luce propria.
- Le sue lezioni sono quelle più frequentate del corso. Tuttavia, superare il suo esame risulta molto difficile: abbacinati dalla sua radiosità, gli studenti faticano a seguire il filo del discoro.
- Averlo come relatore è pericoloso: si rischia di rimandare la laurea solo per avere più tempo da passare insieme a lui.
- L’ansia da esame è dovuta all’eccessiva vicinanza con la sua persona.
Il mito:
- É il professore più ambito dell’ateneo. Le sue lezioni sono leggendarie: coinvolgenti, divertenti, intense. Insomma, un equivalente del Professor Keating de L’attimo fuggente.
- In primavera preme per fare lezione in giardino o al parco.
- É facile trovarlo a fare aperitivo nello stesso bar frequentato dai suoi studenti, magari bevendo qualcosa anche con loro.
- Esige che mettiate impegno in quello che fate, ma il giorno dell’esame è più interessato a capire se avete imparato qualcosa che a sentirsi ripetere le parole esatte del libro.
- È considerato dagli altri professori un tipo strambo, un po’ scomodo o non proprio professionale…
- Ma rimane l’idolo dei suoi studenti… O capitano! Mio capitano!