Noi sappiamo che in questo articolo alcuni di voi si ritroveranno perfettamente. Studenti universitari fuori-sede, i nostri pensieri di oggi sono per voi!
La convivenza universitaria ha le sue note di colore. È tendenzialmente la prima volta che viviamo con persone esterne al nostro nucleo familiare. E con vivere in questo caso si intende mettere i piedi sotto lo stesso tavolo, utilizzare lo stesso bagno, talvolta dormire nella stessa stanza, usufruire dello stesso fornello e… dello stesso FRIGORIFERO.
Le usanze legate a quest’ultimo durante le convivenze universitarie sono tra le più disparate. Abbiamo pensato ai messaggi che passano sui rapporti tra i coinquilini, semplicemente aprendo il loro frigorifero.
Guardiamoci insieme più da vicino:
Modello Frigorifero numero 1: IL DESERTO DEI TARTARI
Questo è il modello temuto dalle mamme (meno dai figli). Apri il frigorifero e un profondo e immediato senso di fame immensa ti assale. Ma non c’è nulla. Non preoccuparti. La tua convivenza universitaria è assolutamente nella media e la vostra testa è probabilmente impegnata a sudare sui libri… oppure semplicemente preferite la pizza perchè le vostre abilità culinarie sono in letargo. Consiglio: pensate a fare anche la spesa ogni tanto perchè la fame può trasformarvi in pericolosi serial killer!
Modello Frigorifero numero 2: I TARTARI SONO MEZZI ALCOLISTI
Questo modello è temuto dalle mamme e dai papà… il TOP! I figli non lo temono affatto. Anzi probabilmente diventerà presto una delle loro foto profilo della bellissima pagina facebook della casa più goliardica dell’anno. Se hai fame… è un problema. Ma se vuoi stare in compagnia allegramente… questo potrebbe essere un ottimo compagno di viaggio. La goliardia in casa si spreca, le feste non mancano mai. Tendenzialmente è il frigorifero di una casa abitata (e distrutta) da soggetti maschili (ma anche le femminucce non sono immuni!). Consiglio: in mezzo alle feste di casa, ricordatevi che all’Università talvolta (solo talvolta) bisogna anche studiare un po’, altrimenti saranno veri e propri dolori!
Modello Frigorifero numero 3: ARMAGEDDON
È già. Qui il giudizio finale si avvicina e l’unica soluzione è questa: “I Don’t Wanna Miss A Thing”. Quindi… il frigorifero è stipato di ogni cibaria, tanto che la luce fa fatica ad accendersi e bisogna cercare le cose con una torcia elettrica. Non si può mai sapere che ci sia il diluvio universale e che non si possa uscire per fare la spesa. Questo è il frigorifero di una casa mista, dove le donne di casa hanno dovuto convivere con il frigorifero modello numero 1 o 2 per un po’ e poi hanno fatto di necessità… virtù e sono diventate delle accumulatrici compulsive di cibo. Si sa che quando uno patisce la fame… non vuole più che avvenga! Consiglio: occhio alla dieta e anche a non dimenticarvi del vostro piatto preferito in fondo all’ultimo cassetto. Preferibile farsi aiutare nell’apertura e chiamare la protezione valanghe prima di ogni pasto! 🙂
Modello Frigorifero numero 4: MAMMA MI MANCHI!
Questo è il frigorifero del fuori-sede che pensava che la vita universitaria fosse tutto divertimento. E poi ha scoperto di avere nostalgia di casa, non vede l’ora che arrivi il week-end, probabilmente non ha costruito rapporti idilliaci con i coinquilini e quindi… aspetta solo di rientrare a casa per rivedere gli amici di sempre. Consiglio: se rinunci a qualche piatto prelibato preparato dalla mamma, cucinare insieme può essere un ottimo metodo per fare amicizia con quell’essere alieno che dorme nel letto a fianco al tuo. Fai amicizia e vedrai che i barattoli si ridurranno e la tua vita universitaria rifiorirà!
Modello Frigorifero numero 5: IL REALITY
Questo è il modello di frigorifero più vero e più universitario che c’è. Ecco cosa ci racconta. Coinquilini che hanno apprezzato la vita universitaria. Probabilmente hanno iniziato con una spesa comunitaria in cui si divideva “alla romana”, tutto è di tutti. Peace & Love. Grandi feste e il giorno dopo sostegno reciproco per grandi levatacce mattutine (perchè a lezione bisogna proprio andare, nonostante i bagordi!). Poi… ad un certo punto… uno/a ha preso 6 kg di trippa per tutti (che la trippa piace solo a lui/lei). Un altro impavido ha mangiato il piatto preferito del compagno di camera preparato con amore dalla sua mamma. Aveva fame ed era l’unica cosa pronta, mai pensando che avrebbe creato un cataclisma. E così si arriva ai ripiani nominali: 4 ripiani, 4 persone, 1 ripiano a testa, 1 etichetta su ogni vasetto con il proprio nome in bella vista. Ognuno fa la spesa per sè. Passata l’arrabbiatura poi si comincia di nuovo a farla insieme (così salgono più punti sulla carta fedeltà), ma ognuno paga il suo. E via di file excel e di calcolatrici scientifiche per dividere i centesimi dello scontrino. Ma almeno c’è la pace!!! Questa è una bella casa in cui vivere, una casa che vi porterà di sicuro alla laurea! Consiglio: vivetevela con gusto! I vostri coinquilini (e il vostro frigorifero) rimarranno nel vostro cuore per sempre!!!
NB. L’ultimo ripiano nella foto è il per il gatto. Probabilmente una delle coinquiline ha ceduto, dietro compenso, un pezzo del suo ripiano quando è partita per 1 mese di stage sull’Himalaya… beato il gatto! 🙂 🙂 🙂
Qualunque sia il vostro modello di frigorifero, godetevi la vita universitaria. Nessun altro periodo della vita ha le stesse caratteristiche!!!