Brexit: cosa succede agli studenti Erasmus?

Brexit: una chiusura definitiva

23 Giugno 2016. Una data importante che segna una chiusura definitiva.

Il referendum ha soltanto formalizzato un diffuso scontento malcelato?

Uscendo dall’UE, i cittadini di Inghilterra Scozia Galles e Irlanda del Nord diventano a tutti gli effetti degli extra-comunitari. 😐

Ma cosa succede agli studenti europei e ai loro progetti di scambi culturali nella patria della regina Elisabetta II?

Andiamo a scoprirlo insieme!

Erasmus a rischio? Garantite agevolazioni fiscali per l’anno accademico 2017/2018

Non preoccuparti… per il momento il tuo destino di cittadino del mondo non è ancora in pericolo! 😉

Il governo britannico garantisce il mantenimento delle attuali agevolazioni finanziarie per tutti gli studenti europei iscritti ai corsi di laurea.

Quindi se sei intenzionato a sperimentare la vita londinese da studente… affrettati! 😀

Prestiti universitari e borse di studio saranno garantiti anche per chi s’iscriverà nell’anno accademico 2017/2018.

Brexit e Università: a cosa si va incontro?

Ok. Possiamo tirare un sospiro di sollievo fino all’anno prossimo… e poi?

Cosa ne sarà dei 120 mila studenti europei che ogni anno decidono di volare al di là della Manica? 🙁

È questa la domanda che sta facendo tremare il mondo accademico e getta un’ombra scura sul percorso universitario di molti studenti.

I rischi possono essere così riassunti:

  • Perdita dei fondi europei per la ricerca. Pari a circa 1,2 miliardi di sterline che ogni anno, fino ad oggi, sono stati erogati da Bruxelles agli atenei britannici.
  • Calo delle Iscrizioni. Con conseguente perdita delle entrate relative alle rette universitarie.
  • Aumento delle rette. Per far fronte alla diminuzione delle iscrizioni.
  • Fuga di cervelli. Come conseguenza della perdita delle agevolazioni e dell’aumento delle rette.
Brexit: Università di Cambridge
Brexit: Università di Cambridge

Cosa succederà ai rinomati atenei britannici di Oxford e Cambridge? Che ne sarà della loro apertura internazionale? Lo scopriremo solo nel 2019. Nel frattempo speriamo nella creazione di una strategia “paracadute” che possa in qualche modo attutire il salto nel buio causato dalla Brexit.

Cerchiamo almeno di non perdere la speranza… come sappiamo è sempre l’ultima a morire! 😀

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