Storia di Tesi di Arianna Taverna

Come nasce una tesi? Spesso si tratta del connubio tra passione e impegno. Arianna Taverna ripropone il sodalizio storico tra arte e mondo pubblicitario, analizzando l’impiego della Venere di Botticelli come testimonial pubblicitario.

Autore: Arianna Taverna
Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” – Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali: Storia, Culture, Lingue, Letterature, Arti, Media
Titolo: La Nascita di Venere: un Esempio di Arte nella Pubblicità
Di cosa tratta la tua tesi?

La mia tesi tratta dell’utilizzo di soggetti di opere d’arte, nello specifico la Venere di Botticelli, come testimonial all’interno di pubblicità di prodotti di aziende sia italiane che straniere.

Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?

Ho scelto questo argomento in quanto sono un’appassionata di storia dell’arte e mi sono laureata in lingue e culture straniere con curriculum aziendale. Per questo, ho voluto approfondire in un’ottica di marketing le motivazioni che hanno spinto le aziende a scegliere la Venere di Botticelli come testimonial. Partendo da una descrizione generale degli annunci pubblicitari, sono passata all’analisi di quali significati potessero “celarsi” dietro a questa scelta (ad esempio in quanto icona universale di bellezza femminile nell’arte, simbolo di eccellenza italiana o simbolo di creatività e libertà di espressione). Infine, ho analizzato come le parole presenti nei vari annunci si collegassero alla Venere.

Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?

Ad un laureando consiglierei, come prima cosa, di scegliere come argomento per la tesi qualcosa che davvero lo interessi o appassioni (come nel mio caso) e di cercare ogni collegamento possibile con uno o due esami in particolare del proprio corso di studi.

La commissione apprezza molto la passione e l’entusiasmo che traspare dalle nostre parole quando parliamo di qualcosa che ci interessa. In questo modo, hanno la conferma che per la stesura della tesi vi siete impegnati veramente, che ci avete messo qualcosa di personale e non vi siete limitati ad una semplice analisi o approfondimento sull’argomento trattato.

In secondo luogo consiglierei sempre di osare, evitando argomenti di cui altri prima di noi hanno parlato abbondantemente, solo per avere tanto materiale a disposizione da consultare. Una tesi del genere sembrerà semplicemente il riassunto di tante fonti messe insieme e non sarà apprezzata come vorremmo.
Infine, consultate quanti più libri possibili e state molto attenti ad utilizzare il web, in quanto i siti internet sono pieni di notizie discordanti tra di loro e spesso non verificate. Affidatevi solo a siti autorevoli, oppure a quelli dei giornali ed evitate assolutamente i blog.

Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare?

Il mio corso di laurea forma figure professionali con ottime conoscenze di almeno due lingue straniere. In particolare il curriculum linguistico aziendale (che ho fatto io) permette di lavorare nelle aziende come commerciali esteri, nel reparto marketing, ma anche come receptionist in albergo o segretaria in agenzie viaggio. Io in particolare vorrei lavorare come commerciale estero, in quanto mi permetterebbe di viaggiare: una mia grande passione.

Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?

Nonostante sia stato un corso che richiedeva parecchio studio costante e continuativo (tanto da farmi chiedere spesso “ma chi me l’ha fatto fare!?”), la soddisfazione che provo per quello che ho fatto e imparato è talmente grande che se tornassi indietro rifarei tutto.

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Altri come Arianna hanno seguito la passione per l’arte anche nella propria tesi di laurea… Leggi, ad esempio la Storia di Tesi di Elisa, nella quale arte e traduzione si fondono!

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