Autore: Elisa Consolandi
Università degli Studi di Bergamo – Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere
Titolo: “La Valorizzazione Turistica e Culturale dei Siti Rupestri Unesco in Prospettiva Reticolare. le Mappe Neolitiche della Valle Camonica”
Il passato e la storia di un territorio possono essere aspetti da esaltare anche in ottica turistica. Elisa Consolandi ci parla della Valle Camonica e della valorizzazione dell’arte rupestre per la promozione turistica.
Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi è intitolata “La valorizzazione turistica e culturale dei siti rupestri UNESCO in prospettiva reticolare. Le mappe neolitiche della Valle Camonica”. É stata concepita con l’obiettivo di prospettare un metodo per la valorizzazione culturale e la promozione turistica dei siti di arte rupestre del patrimonio mondiale UNESCO, partendo dal caso delle incisioni rupestri in Valle Camonica.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
Ho voluto trattare questo argomento in primis per questioni personali, dal momento che la mia infanzia è legata al territorio della Valle Camonica, di cui possiedo un bellissimo ricordo. Il contesto all’interno del quale è stato svolto il lavoro di tesi è legato alla partecipazione alla ricerca in corso presso il CST-DiathesisLab dell’Università degli studi di Bergamo dal titolo “Patrimonio mondiale della Valcamonica: le mappe preistoriche”. Questa tesi si collega inoltre col percorso di studio in “Progettazione e gestione dei sistemi turistici”, perché cerca di contribuire alla valorizzazione turistica dei territori presi in considerazione.
In tale contesto, ancorandosi alla teoria della semiosi cartografica, è possibile mostrare le mappe preistoriche come nuovo archivio dei valori territoriali e culturali su cui la società camuna si fondava e da cui partire per comprendere tale civiltà. In conclusione, è stato possibile confermare che le mappe preistoriche possono costituire una risorsa turistica culturale importante. E questo soprattutto se messe in rete tra loro e immesse in un complesso apparato internazionale in grado di coinvolge tre continenti diversi. All’interno della mondializzazione, infatti, si prospetta un tipo di turismo raffinato e d’élite. Il turismo legato alla visita di siti unici e irripetibili come le mappe rupestri si configura come un prodotto di alta qualità. Ciò suggerisce una nuova visione del viaggio spazio-temporale legata alla diversità delle espressioni culturali e dei valori sociali che nei secoli si sono manifestate nel mondo.
In futuro continuerai ad approfondirlo?
Sarebbe molto interessante ampliare l’argomento, sotto una prospettiva diversa da quella prettamente turistica. Oppure, sempre in prospettiva turistica, cercare di valorizzare in modo più specifico i singoli siti all’interno della rete.
Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?
Sicuramente il lavoro di tesi mi ha permesso di migliorare la mia capacità di esposizione e, soprattutto, di ricerca. Potrebbe essermi utile in futuro se collegata ad una “metodologia” di analisi di un argomento, ma dubito venga considerata in generale per scopi puramente lavorativi.
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Innanzitutto, scegliere un argomento di suo interesse, perchè se il tema generale della tesi piace allo studente allora farà davvero meno fatica a portare a termine il lavoro. In secondo luogo, è importante avere le idee chiare, magari redigendo un progetto di tesi che, anche se sembra una attività noiosa, alla fine è di estremo aiuto.
Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare?
Il Corso di laurea magistrale in Progettazione e gestione dei sistemi turistici dell’Università degli Studi di Bergamo ha lo scopo di preparare lo studente a lavorare nell’industria e nei servizi del turismo e dell’ospitalità. Il corso forma anche nell’ambito della promozione e dello sviluppo del turismo e degli eventi culturali. Le opportunità di lavoro si indirizzano sia all’impresa privata che alla pubblica amministrazione. In particolare, apre l’opportunità di sbocchi nell’ambito delle reti museali, dei parchi nazionali e regionali, dei territori caratterizzati da presenza di beni culturali e non solo. (Per saperne di più sul corso!)
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Si, è stato molto stimolante e mi ha permesso di entrare in contatto con realtà diverse, creando anche legami di amicizia molto forti e internazionali.
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