Serena-Puppo---testimonianza-minorile

I Diavoli della Bassa Modenese furono accusati di aver organizzato riti satanici, nei quali sarebbero stati molestati dei bambini.
L’indagine partì dalla denuncia di uno dei bambini ma al processo venne stabilito che non ci furono riti satanici o omicidi. Inoltre, fu ritenuto possibile che le tecniche di interrogatorio dei bambini avessero portato a creare dei falsi ricordi.
Serena si basa proprio su questa vicenda per analizzare la testimonianza minorile e le tecniche di intervista.

Autore: Serena Puppo
Università Campus CIELS Scuola Superiore per Mediatori Linguistici Ciels (PADOVA) – Facoltà di Mediazione Linguistica – Corso in Scienze della Mediazione Linguistica per la Difesa e la Sicurezza Sociale
Titolo: La testimonianza minorile – Attendibilità e Suggestionabilità. Studio delle corrette tecniche di intervista e analisi del Caso dei Diavoli della Bassa Modenese
Di che cosa tratta la tua tesi?

La mia tesi è incentrata sulla testimonianza minorile, soprattutto nei processi penali, con tutti gli elementi che possono influire sulla sua attendibilità.
Inoltre, il mio caso studio analizza il caso dei Diavoli della Bassa Modenese.

Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?

Già il primo anno di università sapevo che avrei trattato questo argomento. Avevo visto un documentario sul caso dei Diavoli della Bassa Modenese e mi era sembrato così surreale.
Per questo ho deciso così di approfondire le ricerche, per capire come potesse essere successo il tutto.

Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?

Consiglio di trovare un argomento che susciti davvero interesse, che piaccia molto e che invogli all’approfondimento. La tesi deve essere un motivo di orgoglio e soddisfazione del percorso. Scriverla con la voglia e l’entusiasmo renderà tutto più facile e, forse, anche divertente.

Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?

Ho scelto una rilegatura rigida naturale color acero rosso per l’Università, ma ne ho stampata anche una rigida brillante color glicine, perché volevo che mi rappresentasse in qualche modo.

Sceglieresti di nuovo il corso di laurea che hai frequentato?

Forse sì e forse no.
Ho iniziato l’università con l’intenzione di concentrarmi su quello che era il mondo della criminologia e il mio corso di laurea univa questo alle lingue.
Nel complesso però, le ore linguistiche hanno occupato gran parte del percorso di studi, lasciando meno spazio all’argomento che realmente mi interessava.
Sono, però, convinta di essere comunque cresciuta e di aver imparato tantissime cose che, in un modo o nell’altro, potranno essermi utili nella vita.

Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?

Mi direi: “Vivitela il più serenamente possibile, nessuno ti corre dietro. Ricordati che non sei al liceo e non devi dimostrare di essere migliore degli altri. Sai quanto vali ed è la cosa più importante.”


Anche Elisa ha frequentato la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, trattando un argomento diverso per la tesi. Leggi qui.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.