Questa è una di quelle Storie di Tesi che profumano di futuro. Goran Giudetti dà il proprio contributo alla Ricerca, con una tesi di laurea che ha il fine di sviluppare una nuova terapia anticancro. Nonostante sia uno studio preliminare, e quindi ci troviamo solo all’inizio di un lungo lavoro, a noi piace sempre essere ottimisti! Ma ora lasciamo parlare lui, ne sa sicuramente di più!
Autore: Goran Giudetti
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie
Titolo: Proprietà Dinamiche e Spettroscopiche del Dna G-Quadruplex e del Fotosensore Azobenzene
Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi riguarda lo studio ed il design teorico di un fotosensore chimico, basato sull’azobenzene, in grado di poter regolare struttura e funzione dei DNA G-quadruplex. Questi ultimi sono strutture secondarie che si formano spontaneamente nel DNA umano (ed in generale negli eucarioti) e sono direttamente correlati a numerose forme tumorali. In parole piú semplici utilizzo metodi di Chimica Teorica e Computazionale per calcolare le proprietá chimiche di una molecola che, quando irradiata da luce di opportuna lunghezza d’onda, si trasforma attraverso una reazione (detta di isomerizzazione) che ne altera l’orientamento nello spazio. Questo processo trova diverse applicazioni in base alla molecola target di nostro interesse. Nel mio caso questo fotosensore é sviluppato per regolare i DNA G-quadruplex ai fini di sviluppare una nuova terapia anticancro.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
Ho scelto questo argomento perché mi offriva l’opportunità di unire il mio grande interesse per la Biochimica Teorica con una problematica medica molto diffusa ed irrisolta quale é la ricerca di una nuova terapia anticancro. La mia ricerca mi ha permesso di concludere che, l’impiego di molecole fotosensibili a base di azobenzene nella regolazione dei DNA G-quadruplex sembrerebbe possibile, nonché promettente; tuttavia questo studio rimane ancora preliminare ed indagini più approfondite sono necessarie.
In futuro continuerai ad approfondirlo?
In parte direi di si. A breve inizierò il mio dottorato di ricerca all’Università della California del Sud (Los Angeles) ed avrò come oggetto di studio i fotosensori di azobenzene già incontrati, tuttavia questa volta analizzerò la loro capacità di regolare i recettori accoppiati alle proteine G (G-protein coupled receptors – GPCRs) e non i DNA G-quadruplex.
Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?
Sono fortemente convinto che la mia esperienza di ricerca per la tesi sarà fondamentale per il mio futuro professionale. Questo perché ho intenzione di dedicarmi unicamente alla ricerca, all’università o in un’industria, incentrata su sistemi biologici per il drug design e la modellistica molecolare. Praticamente ho avuto un assaggio di quello che vorrò fare una volta finiti gli studi.
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Il primo consiglio da dare é quello di sfruttare al massimo il periodo di tesi per fare un lavoro su un argomento che ti interessi e che soprattutto ti renda orgoglioso. Cerca di impiegare le conoscenze apprese all’università e rendi la tua tesi un argomento di cui parlare ad un colloquio di lavoro.
Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare?
Il corso magistrale di Chimica Teorica e Modellistica Computazionale punta a formare ricercatori versatili in grado di applicare le più moderne teorie chimiche a letteralmente qualsiasi settore scientifico/tecnologico (farmaceutico, energetico, ambientale ecc.). I luoghi di lavoro tipici sono centri di ricerca pubblici e privati, università ed il settore “ricerca e sviluppo” di qualsiasi azienda.
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Sono soddisfatto del percorso formativo scelto e rifarei tranquillamente il corso, anche se forse ne preferirei uno ancora più specifico.