Un titolo che profuma di storia quello della tesi di laurea di Laura Damiani.
E non poteva essere altrimenti per una tesi del Corso di laurea triennale in Conservazione dei Beni Culturali. Curriculum: Storia e tutela dei beni artistici e architettonici. Università degli Studi di Udine.
Venzone. Ecco cosa abbiamo scoperto grazie alla tesi di Laura.
Venzone è un ridente paesino, si dice così di solito. Wikipedia ci dice che 2217 anime lo popolano oggi. In provincia di Udine. Dal 1965 è monumento nazionale (ah però!!!). E Laura ci ha raccontato che c’è molto da scoprire sul paesino friulano.
Terra di guerre, di armi, di lotte, invasioni e conquiste. Insomma… tra le sue mura ne sono successe di tutti i colori! Quasi completamente rasa al suolo dal terremoto del 1976, è oggi un esempio delle capacità umane di ricostruzione.
A Venzone e dintorni sono state girate molte scene dei famosi film “Addio alle armi” di John Huston e Charles Vidor (1957) e “La Grande Guerra” di Mario Monicelli (1959).
La mia tesi riguarda l’analisi delle vicende storiche inerenti la cittadina friulana di Venzone, le cui origini risalgono fin dall’età del ferro per poi svilupparsi attraverso i secoli fino ai giorni nostri. Il mio studio si ferma alla metà del ‘500 in quanto a partire da questo periodo il quadro storico, che prima risultava facilmente ricostruibile, tende a sfaldarsi perdendo omogeneità per un paio di secoli fino alle soglie dell’epoca napoleonica. Ciò richiederebbe un lavoro di ricerca d’archivio che per questioni di tempi non ho potuto realizzare direttamente nell’ambito della tesi ma nel quale mi impegnerò prossimamente con la speranza di offrire un umile contributo alla conoscenza di questa splendida cittadina che oltre a conservare pressoché intatto il proprio prezioso sedimento storico e culturale, mi ospita da ormai due anni.
Presentata così… ci è venuta voglia di una gita fuori porta per questo fine settimana! 🙂
La sua tesi è un modo decisamente produttivo di “restituire” qualcosa di quello che si studia, un modo per condividere la ricchezza culturale che possiamo incontrare negli anni dell’università e un buon utilizzo del proprio lavoro di tesi.
Laura ci saluta con un consiglio per i colleghi laureandi:
Ai laureandi consiglierei di approfittare di quest’occasione per affrontare un argomento che gli interessa e che desidererebbe approfondire, accantonando le ansie che spesso ci accompagnano in questo genere di compiti e lasciandosi guidare semplicemente dalla curiosità e dalla passione per il tema e il lavoro in sè