Michela-Silvestri-stereotipi-di-genere

“Maestra posso giocare a calcio?”
“No Michela, il calcio è uno sport per maschi”.
Può sembrare l’inizio di una barzelletta, in realtà è un ricordo della nostra neolaureata Michela, la quale, proprio per questo, ha deciso di trattare il tema degli stereotipi di genere nella sua tesi.

Autore: Michela Silvestri
Università degli Studi di Roma Tre – Dipartimento di Scienze della Formazione – Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Scienze della Formazione Primaria
Titolo: Un’analisi sociologica sugli stereotipi di genere nell’infanzia: l’educazione come pratica di libertà in bell hooks
Di che cosa tratta la tua tesi?

La mia tesi affronta il tema degli stereotipi di genere e il femminismo nell’infanzia, con focus sul pensiero della teorica femminista bell hooks.

Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?

Ho deciso di affrontare questo argomento perché mi tocca profondamente. Da bambina, una insegnante mi disse che non potevo giocare a calcio perché era considerato uno sport maschile. Perciò ritengo che il superamento di restrizioni del genere sia fondamentale per favorire lo sviluppo armonioso dell’individuo e, di conseguenza, per promuovere il progresso della società.

Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?

Consiglio di scegliere un argomento che susciti passione, in primis.
E poi di trovare un insegnante che sappia aiutare, seguire e supportare in tutte le fasi della stesura dell’elaborato.

Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?

Ho stampato due rilegature diverse.
Per la tesi ho scelto una rilegatura incisa a tinta unita, di colore azzurro fiordaliso, con le scritte nere.
Invece per la relazione di tirocinio ho optato per una rilegatura rigida incisa nuvolata di colore rosa.

Sceglieresti di nuovo il corso di laurea che hai frequentato?

Sono molto soddisfatta del mio percorso universitario ma, a essere sincera, non sono sicura che sceglierei nuovamente il corso frequentato.

Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?

Se potessi tornare indietro mi direi di non lasciarmi spaventare o limitare dalla situazione, perché io sono artefice del mio destino e posso diventare chiunque io voglia.


Anche Monica affronta il tema del femminismo nella sua tesi. Leggi qui.

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