Il tema del rapporto delle nuove generazioni con la spiritualità sta poco a poco prendendo piede, anche grazie al lavoro di ricercatori come Marco Magni. Lasciamo allora a lui la parola, per capire quanto questi “Millennials” possano davvero essere considerati distanti da religione e spiritualità.
Autore: Marco Magni
Università degli Studi di Milano Bicocca – Facoltà di Sociologia e Ricerca Sociale
Titolo: La Spiritualità della Z Generation. L’indagine ‘Giovani e Religione’.
Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi tratta del rapporto che gli appartenenti alla Generazione Z (nati dopo il 2000) hanno con la religione (non solo quella istituzionale, come Cristianesimo o Islam, ma anche filosofie orientali, atei, agnostici…).
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
La scelta è stata dettata soprattutto dalla curiosità personale di approfondire un tema relativamente nuovo e recente. La conclusione principale è che le giovani generazioni, a differenza di quanto si tende a credere, non sono distanti e disinteressate a religione e spiritualità, ma hanno sviluppato un modo nuovo di concepirla. Nuovo rispetto alla concezione tradizionale (quella di genitori e nonni), che nella generazione Z non riconosce modalità e pratiche di fede (messa, catechismo…).
Interessante notare come spesso i “principi religiosi” siano accolti dai giovani nella vita quotidiana (aiutare il prossimo si traduce nel volontariato per esempio) in cui assumono una forma più laica, sganciata dalla matrice religiosa.
Di contro, i giovani che “restano” o “ritornano” (le ricerche dimostrano che durante l’adolescenza avviene il distacco dei giovani dalla religione e dalla Chiesa, e solo in alcuni casi vi è un loro ritorno a seguito di eventi significativi nelle loro vite quali una perdita, o l’incontro con una figura religiosa importante) hanno legami più forti che in passato.
In futuro continuerai ad approfondirlo?
Mi piacerebbe, ma al momento sembra impossibile purtroppo: la laurea magistrale in Sociologia non mi sta facendo trovare un lavoro in questo settore.
Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?
Vale quanto detto sopra, lo sarebbe solo nel momento in cui potrei fare ricerca.
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Consiglio di scegliere un argomento che ti interessi e di metterci il cuore.
Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare?
La laurea Magistrale in Sociologia permette di entrare nel mondo della ricerca (di mercato, sociale…) ma almeno in Italia è uno sbocco che dà poche possibilità. Un altro settore che mi interesserebbe è quello delle risorse umane (selezione e formazione del personale) in qualche azienda/agenzia.
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Ovviamente sì.