Una richiesta esplicita di rinnovo e di evoluzione del sistema scolastico italiano è quella che presenta Letizia nella sua tesi.
Una tesi che analizza le fragilità di questo sistema, basato su metodi frontali e poco stimolanti.
Autore: Letizia Seminara
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – Facoltà di Scienze della Formazione
Titolo: Dalla Separazione all’inclusione: Nuove Attenzioni Pedagogiche e Didattiche
Di che cosa tratta la tua tesi?
La tesi analizza due modelli didattici e pratiche educative presenti sul territorio nazionale e internazionale: le Scuole Speciali e l’inclusione scolastica all’interno delle classi normali.
La tesi ripercorre nello specifico le normative nazionali italiane rispetto all’inclusione scolastica, delineando i motivi per la quale sono presenti ancora le Scuole Speciali nel territorio lombardo.
Si sofferma sul punto di vista pedagogico degli ambienti di apprendimento e le modalità didattiche delle scuole del giorno d’oggi, facendo emergere le molteplici fragilità del sistema scolastico. Presenta anche quali potrebbero essere le nuove strategie didattiche.
Infine, analizza la legislazione svizzera e presenta la realtà delle Scuole Speciali della Svizzera italiana attraverso l’esperienza professionale sul campo come educatrice.
La critica pedagogica, sottesa al mio lavoro di tesi, consiste nella richiesta di innovare il sistema scolastico italiano e la sua struttura per far sì che diventino inclusivi.
La scuola è una delle poche realtà che nel tempo continua a rimanere ferma a decenni fa, non cambiando minimamente l’approccio agli studenti, proponendo continuamente metodi frontali e non stimolanti.
Mentre la tecnologia, la politica, l’economia, l’arte, l’architettura, la musica e l’intera società si evolve, la scuola rimane immutata.
E’ necessario partire dalla formazione dei docenti, che in primis devono essere buoni educatori e progettisti, capaci di osservare, ascoltare, conoscere, riflettere, comprendere a fondo i bisogni delle nuove generazioni.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
L’idea di tesi nasce da un forte interesse sul tema degli ambienti di apprendimento. Mi sono, inoltre, basata sulla mia esperienza formativa e professionale all’interno di due Istituti di Scuola Speciale: La Nostra Famiglia di Vedano Olona in Italia e l’Istituto San Pietro Canisio di Riva San Vitale in Svizzera. Infine, mi sono basata sull’esperienza personale come studentessa con diagnosi di dislessia.
Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?
Il consiglio che darei a un laureando per la preparazione della tesi è di fare molta ricerca bibliografica e silografica in merito all’argomento scelto. Inoltre, consiglio di programmare la scrittura della tesi suddividendola in step temporali.
Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?
Ho scelto la rilegatura rigida top nuvoletta rosa. Ho ordinato tre copie con incisioni diverse: nero, ramato e fucsia.
L’ho scelta per l’ottima qualità del prodotto e perché rispettava i mie gusti personali.
Sceglieresti di nuovo il corso di laurea che hai frequentato?
Assolutamente sì, poiché questo corso di Laurea Magistrale In Scienze Pedagogiche ha favorito l’approfondimento di molteplici tematiche inerenti alla pratica educativa, progettuale e di team leadership.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?
Se potessi tornare indietro consiglierei alla me stessa di qualche anno fa di vivere questa esperienza formativa con impegno e passione. E di stare tranquilla che il traguardo finale ripagherà tutti i sacrifici.