Autore: Giulia Perna
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – Scuola di Scienze Politiche
Titolo: “Le Implicazioni della Fiducia nel Mercato della Sharing Economy: il Caso della Startup Bolognese Auting”
La sharing economy si basa sulla collaborazione orizzontale tra individui e organizzazioni. Fare un viaggio insieme a sconosciuti, con un mezzo che non fosse il trasporto pubblico, era considerato impensabile fino a poco tempo fa (eccetto per i temerari dell’autostop). Oggi molto è cambiato e sta cambiando, grazie a piattaforme che mettono in contatto persone disposte a condividere mezzi e risorse per risparmiare, socializzare o salvaguardare l’ambiente.
La fiducia nel prossimo ha un ruolo in questi contesti? Ce lo racconta Giulia Perna, con la sua tesi “Le Implicazioni della Fiducia nel Mercato della Sharing Economy: il Caso della Startup Bolognese Auting”.
Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi tratta della sharing economy. In particolare mi sono concentrata sul fenomeno del car sharing peer-to-peer, avendo avuto la possibilità di lavorare all’interno della startup bolognese Auting, che appunto si occupa di questo.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
Ho scelto questo argomento perchè in Italia è ancora poco conosciuto. Pur basandosi sullo stesso principio del colosso Airbnb, le persone spesso non colgono la differenza tra servizi di car sharing tradizionali e servizi di car sharing peer-to-peer e cioè che si svolgono direttamente tra i privati.
La domanda di partenza è stata la seguente: “quali implicazioni ha la fiducia nei fenomeni di sharing economy“. Mi interessava capire se dal punto di vista sociologico, psicologico e culturale, la fiducia rappresentasse una barriera o un incentivo. Alla fine di questo mio percorso, non sono giunta a risultati che possono essere generalizzati o esaustivi rispetto alla domanda che mi ero posta in partenza. Tuttavia, le conclusioni a cui sono arrivata possono essere uno spunto di riflessione per chi ancora non conosce questo tipo di servizio, per chi l’ha già utilizzato in maniera forse non del tutto consapevole o per chi investe su un progetto del genere.
In futuro continuerai ad approfondirlo?
Può darsi.
Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?
Sicuramente la tesi mi ha permesso di applicare e apprendere una metodologia della ricerca che in futuro mi potrà essere utile.
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Il mio consiglio è scegliere un argomento in cui si crede o che si ha curiosità di conoscere meglio. Il primo passo è porsi delle domande, il secondo passo è indagare e il terzo passo è non dare delle risposte, perchè non ci sono mai risposte univoche ma soltanto spunti di partenza per interrogarsi ancora.
Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare?
Il mio corso di laurea forma professionisti nel settore della Comunicazione e del Marketing. Potrei lavorare in qualsiasi settore che abbia un reparto di Comunicazione e Marketing, quindi ormai tutti. Sia nel pubblico che nel privato.
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Certamente!
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