Marco Moggia è un neoinfermiere, nato in provincia di Genova e laureato all’Università degli Studi di Genova. Un neodottore in infermieristica a cui piacerebbe lavorare nel luogo in cui è cresciuto.
Marco ha scelto questo corso di laurea per passione: definisce l’aiutare e curare il prossimo come un’arte che si può tramutare in professione. Aspetta gratificazioni dal suo futuro lavorativo, gratificazioni che a suo parere deriveranno direttamente dai pazienti di cui si prenderà cura. Molti studenti e neodottori di scienze infermieristiche e di altre professioni “d’aiuto” si aspettano proprio questo: gratificazione e riconoscimento dalle persone che incontreranno sul proprio percorso.
È un lavoro tosto quello scelto da Marco. Un lavoro fatto di orari solitamente strampalati, nottate in bianco, corse, scontri tra aspettative e frustrazioni… ma soprattutto pieno di emozioni: la gioia di un sorriso appena accennato di una persona che pian piano si riprende, la rabbia per quelli che non ce la fanno e l’impotenza di non poter fare di più talvolta, la tristezza profonda e nera di fronte alle magagne della vita e delle istituzioni, l’euforia da nuove sperimentazioni di successo,…
Insomma Marco ti sei scelto un lavoro in cui sicuramente non ti annoierai. Quindi… in bocca al lupo!
Ecco cosa ci ha raccontato Marco del suo lavoro di tesi
La mia tesi tratta in senso generico il rischio clinico e nel corso della stesura ho approfondito questo argomento dal punto di vista dell’infermiere e nello specifico, analizzando i rischi connessi all’attività chirurgica. Fulcro della mia ricerca è il paziente chirurgico, inteso come “punto centrale” dell’assistenza chirurgica ed il primo a trarre beneficio della sicurezza operativa.
Questo studio mi ha portato ad analizzare la corretta applicazione della “Safety Checklist Ministeriale”, strumento di sicurezza approvato ed utilizzato a livello internazionale: ho riscontrato sia aspetti positivi che negativi, per esempio, il rispetto rigoroso di molte procedure ad essa collegate oppure il mancato esplicitamento di alcuni “item” ovvero “voci” presenti all’interno di questa checklist, che permettono di conseguire ottimi risultati (o meno) a seconda di come vengono compilate dagli operatori sanitari e di come sono realmente applicate.
Tra i motivi principali che mi hanno spinto a inoltrarmi in questo campo, non solo la curiosità professionale, ma anche il desiderio di fare chiarezza su aspetti ritenuti molto attuali, soprattutto alla luce di avvenimenti di mala-sanità che purtroppo affliggono il nostro paese e non solo; dopo aver lavorato in affiancamento con operatori sanitari all’interno di un Blocco Operatorio di un Ospedale di Genova, ho verificato attraverso una scheda personalmente rielaborata, il grado di aderenza alle procedure raggiunto da tutto il personale durante 20 giornate tipo complete, in turni di circa 6-7 ore. In conclusione, dall’analisi statistica dei dati e dalla mia osservazione diretta, ho constatato che vi è una conoscenza ed un uso adeguato della Checklist di Sala Operatoria, ma vi sono ancora molti punti che dovrebbero essere rivisti o perfezionati; questo può essere un obiettivo parzialmente raggiungibile, in quanto non sempre vi sono risorse economiche sufficienti per far fronte a problematiche varie, tantomeno, non sempre è adeguato il numero di personale presente. […]
E a Marco piacerebbe anche non fermarsi e noi glielo auguriamo
Sicuramente approfondirò l’argomento anche in futuro, mi auguro sia come Infermiere di Sala (se inizierò a lavorare nel contesto) che come ricercatore nell’ambito di alcuni team formati ad hoc.
Chiediamo a Marco se la sua tesi può essergli utile per il suo futuro e se è disponibile a farsi contattare da colleghi laureandi in infermieristica:
Sono convinto che la mia tesi di laurea possa essermi utile a livello professionale, prima di tutto come base di partenza per seguire una condotta adeguata, ma anche qualora mi si presentasse una opportunità lavorativa strettamente correlata a tal punto che la mia tesi possa essere apprezzata anche in quel caso.
Rimango a disposizione per eventuali laureandi. Sarò lieto di fornire alcune “dritte” per il loro elaborato grazie alla mia esperienza […].
Quindi futuri infermieri se vi interessa l’argomento trattato da Marco e volete qualche dritta direttamente da lui è sufficiente inviare una mail a atuttatesi@gmail.com con l’oggetto: richiesta per MARCO MOGGIA. Grazie Marco e in bocca al lupo!