Ricerca scientifica in Italia? Se ne sente parlare continuamente.
Ma in concreto cosa significa? Prima di tutto leggendo le risposte di Loredana è un argomento che si connota di molte ore, di impegno e fatiche, talvolta di “lotte”, di fondi che non esistono ma sicuramente in primo piano emerge la necessità di una passione sconfinata e di un profondo desiderio di partecipazione.
Quindi… grazie Loredana per averci fatto assaporare, con poche parole e in piccolissima parte, cosa può voler dire essere giovani ricercatori in Italia.
Università degli Studi di Milano – Facoltà di Medicina e Chirurgia
Titolo: VALUTAZIONE DELL’ESPRESSIONE DI GM-CSF E MMP9 NEI PROGENITORI DEL TESSUTO ADIPOSO IN PRESENZA DI DIVERSI TIPI DI TUMORI SOLIDI ED EMATOLOGICI
Autore: Loredana Vecchi
La mia tesi indaga e caratterizza l’interazione molecolare tra cellule progenitrici presenti nel tessuto adiposo e diversi tumori, in particolare tumore al seno, epatocarcinoma e diversi tipi di tumori ematologici. Si tratta di una tesi sperimentale che è il frutto di un anno di ricerca.
I risultati ottenuti sono ancora preliminari ma interessanti in quanto è stato individuato un possibile meccanismo che permette alle cellule tumorali di influenzare queste cellule progenitrici presenti nel tessuto adiposo inducendo in queste cellule l’acquisizione di un fenotipo tumore associato caratterizzato dalla secrezione di fattori con effetti pro-tumorali.
Questo meccanismo sembra essere conservato e condiviso in diversi tipi di tumori.
L’individuazione di tale meccanismo può essere molto importante in quanto permette di definire un nuovo potenziale target terapeutico: l’inibizione di questo meccanismo potrebbe essere proposta come una nuova possibile strategia terapeutica.
Naturalmente è necessario effettuare ulteriori studi per poter essere certi dei risultati ottenuti.
Tra tutti i progetti che il mio corso universitario ci ha proposto, ho “lottato” per riuscire a svolgere il periodo di tirocinio presso questo laboratorio per sviluppare questo progetto.
Il mio percorso di studi si incentra principalmente nell’ambito oncologico, in particolare per motivi personali di diversa origine sono legata a due tipi di tumori specifici: quello al seno e il linfoma.
In questo progetto potevo lavorare e contribuire nella ricerca e conoscenza di questi due tipi di tumori, oltre ad imparare tecniche che in altri laboratori non avrei utilizzato, e perciò per tutti questi motivi per cui ho scelto questo progetto.
Ora che il percorso universitario è giunto al termine, per continuare a lavorare in questo laboratorio e continuare questo progetto, cosa a cui terrei particolarmente, sono necessari dei fondi che il laboratorio al momento non ha e perciò non è in grado di offrirmi una borsa di studio per poter rimanere, nonostante siano stati molto contenti del mio lavoro.
La ricerca al momento in Italia ha veramente poche risorse, purtroppo.
Questo anno di tirocinio è stato molto utile, mi ha permesso di crescere professionalmente e di rafforzare il mio background dandomi competenze che possono essere utili per un futuro lavorativo.
La stesura della tesi è stata fondamentale: la scrittura di una tesi sperimentale di tipo scientifico ha una struttura molto diversa rispetto a temi scritti fin ora, perciò è stata utile perché mi ha permesso di confrontarmi e ad imparare come si scrive in questi ambiti, utile per una futura stesura di articoli o review.
Il consiglio che potrei dare ad un collega è di leggere tanti tanti articoli, conoscere al meglio l’argomento permette di descriverlo più facilmente. Inoltre io consiglierei di scegliere un progetto che appassioni, altrimenti tutto ciò che si farà poi, compresa la stesura della tesi, sarà solo un incubo.
Il mio corso di laurea forma un futuro ricercatore con basi di scienze biologiche ma con un maggior impronta pratica e traslazionale del lavoro. La figura del biotecnologo è infatti stata richiesta dalle industrie per permettere a dei mondi molto diversi tra loro di comunicare. In particolare il biotecnologo medico è una figura che è in grado di comunicare sia con il medico sia con il biologo con una conoscenza tecnologica e tecnica specifica e improntata soprattutto sulla ricerca traslazionale. Il biotecnologo lavora soprattutto in ambito di ricerca, sia in laboratori universitari sia nei laboratori R&D delle industrie. Ma in realtà l’ambito è molto più ampio.
Sceglierei assolutamente di nuovo il mio corso di laurea. Adoro questo lavoro. L’unica cosa che lascia l’amaro in bocca sono le difficoltà nel trovare delle posizioni lavorative in questo ambito (lavorare proprio in laboratorio e fare ricerca).
Vuoi contattare Loredana per maggiori informazioni? Clicca qui