Rappresentazioni artistiche degli organi del corpo umano

Rappresentazioni artistiche degli organi del corpo umano? Ci avevi mai pensato? Un artista può rappresentare qualsiasi cosa, organi umani inclusi. Questo è il vero potere dell’arte.

Eccoci qui oggi con Alessia Confuso. Leggendo le sue risposte si apre un mondo davanti ai nostri occhi. Alessia è una vera artista. Con le sue parole ci ha fatto emozionare quindi le riproponiamo integralmente sperando che possa piacere anche a voi sfiorare un argomento davvero interessante. GRAZIE Alessia!

Alessia Confuso, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, Corso di Grafica d’Arte

TITOLO DELLA TESI: “Corpo e arte fra visibile e invisibile: organi, mente e anima nel contemporaneo”

Di cosa tratta la tua tesi?

La mia ricerca tratta la rappresentazione nell’arte contemporanea degli organi del nostro corpo. L’arte riesce a rendere visibile attraverso la rappresentazione dei nostri organi un mondo interiore, soggettivo. Partendo dalla medicina e distaccandosi dall’idea di esser dei corpi dagli ingranaggi meccanici si scopre l’essenza dell’uomo, perché un cuore non è solo un insieme di cellule e non è nemmeno solo un ritmo cardiaco, ma è qualcosa di intimo che solo un artista può riuscire a rappresentare. Ho deciso di ricreare un viaggio partendo dagli organi di senso, passando per il cuore, scorrendo nel sangue e attraverso la bile del fegato, per guardare come alcuni artisti hanno interpretato i polmoni, lo stomaco e gli apparati riproduttori. Il mio scopo è di arrivare fino al cervello, organo che, con i suoi emisferi separati ma coordinati si occupa sia della logica che della creatività, unendosi così al rapporto tra scienza e arte. Sono sempre stata affascinata dal sistema nervoso, dalla sua complessità caotica ma perfetta che genera qualsiasi tipo di emozione e che ha sede nell’intero organismo. Come afferma l’artista Greg Dunn, con i suoi segnali elettrici, il sistema nervoso è l’oggetto più complicato dell’Universo conosciuto; l’enorme nodo di cellule collegate che ci permette di pensare e agire.

Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?

Analizzare questo argomento è stato importante per il mio percorso personale, in quanto più scoprivo nozioni mediche, più in parallelo scoprivo i pensieri di alcuni artisti. Dagli anni ’50 l’artista non deve più rappresentare in modo oggettivo gli organi. La medicina e i progressi tecnologici hanno tagliato questo cordone ombelicale lasciando la possibilità all’arte di poterla utilizzare come tramite per esprimere le proprie emozioni ed idee. Ho scoperto che ogni organo ha dei riferimenti complessi e che quest’ultimi diventano ancora più complessi una volta uniti.

Non esiste un cervello non influenzato dal cuore e viceversa, come il corpo non può che non essere espressione della mente.

Per questo motivo è interessante scoprire come un artista isoli un singolo organo per approfondire un tema.

  • Il cuore può esser visto come organo non protetto poiché sempre sottoposto a bombardamenti emotivi nonostante la gabbia toracica lo avvolga. Il cuore visto da altri artisti è solo una pompa che tiene in moto la circolazione, con elementi metallici apparendo duro e senza emozioni. Altri cuori intrecciati rappresentano i legami mentre per qualcun altro rappresentare con una grande installazione un’arteria è un collegamento allo scorrere della vita.
  • La pelle è la barriera tra l’interno e l’esterno e per l’artista è il luogo in cui si manifesta qualsiasi emozione.
  • Il fegato è spesso collegato alla bile nera e quindi alle emozioni negative.
  • I polmoni possono essere paragonati alle ramificazioni degli alberi.
  • Lo stomaco è riconducibile alla trasparenza e alla delicatezza,
  • I genitali sono collegati alla maternità ma possono anche simboleggiare dei traumi.
  • Ogni organo ha due stimolazioni esattamente contrarie tra loro che il sistema nervoso coordina alla perfezione, per esempio i bronchi si contraggono per poi dilatarsi. Allo stesso tempo, il cervello possiede due emisferi, uno logico e uno creativo. Il sistema nervoso ha ispirato molti artisti con i suoi neuroni. Le sinapsi possono diventare fiumi, fulmini o crepe sul terreno. Oppure, i neuroni con i loro legami, formano fittissime reti di connessione che rimandano ai mille compiti del sistema nervoso, ma ancor più, alla connessione tra esperienze, ricordi e sentimenti.

In futuro continuerai ad approfondirlo?

Si, perché il materiale di ricerca continuerà ad aumentare nel tempo diventando sempre più ricco e addirittura complesso.

Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?

Nelle Accademie di Belle Arti oltre alla creazione di una tesi teorica viene richiesta l’elaborazione grafica del progetto.

La creazione di un’opera rende il percorso concreto e diventa fondamentale per il futuro professionale riuscire ad esprimersi attraverso il passaggio dalla teoria alla rappresentazione.

Io ho scelto di creare due opere sugli impulsi nervosi, si tratta di opere luminose create con stampa a torchio, su carta, forate con ago per permettere il passaggio della luce. Rappresenta l’ordine nel disordine, la coordinazione nel caos che possediamo nel nostro corpo.

Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?

Fai assolutamente ciò che ti piace, convinci il relatore delle tue idee senza sminuire il tuo percorso perché sarà faticoso ma soddisfacente solo se porterai avanti gli argomenti che ti interessano.

Abbiamo evidenziato alcune frasi di Alessia che abbiamo messo nel nostro bagaglio personale. Grazie Alessia!!! In bocca al lupo per il tuo futuro!

Vuoi contattare Alessia per saperne di più del suo lavoro?

La sua mail è lady_eiensy@libero.it

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