Rapito, detenuto e inviato come rifugiato politico in Spagna nel 1979, Micol Maria Vittoria Bianchi ci parla di Rafael Flores Montenegro, un autore argentino erede della generazione di scrittori del cosiddetto boom latinoamericano.
Autore: Micol Maria Vittoria Bianchi
Università degli Studi di Milano – Facoltà di Mediazione Linguistica e Interculturale
Titolo: ¡OH… TUMBA!
Il carcere e l’esilio, l’Argentina e la Spagna nell’opera letteraria di Rafael Flores Montenegro
Di che cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi parla di Rafael Flores Montenegro, un autore argentino contemporaneo, esiliato in Spagna dal 1979 e ancora sconosciuto (soprattutto in Italia).
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
Ho scelto questo argomento perché ritengo che le sue opere, in particolare il suo romanzo Otumba, siano davvero interessanti e meritano maggiore attenzione. La vita di Flores è una testimonianza troppo grande perché venga dimenticata, egli infatti ha vissuto la sua gioventù in Argentina nei momenti immediatamente precedenti alla dittatura di Videla, ed è stato arrestato poco prima del golpe militare poiché era un rappresentante sindacale. Fortunatamente ha avuto modo di “fuggire” attraverso l’esilio, sorte che purtroppo non è toccata a molti dei suoi compagni, che sono ora desaparecidos.
Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?
Consiglio di lanciarsi su un argomento che appassioni davvero e soprattutto di non sopravvalutare le tempistiche. Per fare un buon lavoro ci vogliono tanto tempo e tante energie – è innegabile!
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Assolutamente sì. Trovo che le competenze che ho appreso nel corso di laurea in Mediazione Linguistica – non solo le lingue ma anche tutti gli esami che ho fatto come per esempio quelli di storia e antropologia – mi abbiano permesso di vedere il mondo con prospettive diverse e davvero interessanti, che mi hanno permesso di crescere molto a livello personale.
Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?
Ho scelto due rilegature: la rigida top incisa nuvolata turchese con scritte in argento e la brossurata premium glamour argento con scritte in azzurro metallizzato (inoltre in questa ho optato per la carta riciclata). I colori richiamano la bandiera Argentina – bianca e azzurra – e inoltre ho scelto queste due rilegature differenti in quanto la rigida l’ho tenuta come ricordo e per le fotografie, mentre la brossurata l’ho donata alla mia relatrice, alla commissione e all’autore stesso.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?
Le direi: “non aver paura di sbagliare, di cambiare e di non sentirti in linea con i tempi: spesso è tutta una tua concezione. L’importante è studiare con quanta più passione possibile, se ci si mette il cuore la fatica si avverte di meno!”
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