Autore: Elisabetta Macrì
Iusve – Università Pontificia Salesiana – Aggregato alla Facoltà di Scienze dell’educazione
Titolo: C’era una Volta l’uomo Ombra: Progetto di Prevenzione dell’abuso sui Minori
Le storie hanno il potere di farci riflettere, di farci “vivere la vita” di altri, di aiutarci a comprendere noi stessi ed il mondo. Elisabetta Macrì ha usato 5 fiabe per costruire un progetto di prevenzione all’abuso sui minori, per la tutela dell’infanzia.
Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi si intitola “C’era una volta l’uomo ombra. Progetto di prevenzione dell’abuso sui minori”. É un proseguimento della mia tesi triennale in cui ho voluto studiare il fenomeno dell’abuso e lo strumento psicopedagogico del racconto, nell’ambito della prevenzione dell’infanzia.
Nella mia tesi magistrale ho utilizzato queste conoscenze per elaborare un mio progetto di prevenzione dell’abuso, di educazione sessuale e sentimentale, di alfabetizzazione emotiva, per bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni, attraverso l’uso di 5 fiabe (tra cui Harry Potter).
Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?
Questo progetto mi ha certamente aiutato per quanto riguarda il mio futuro professionale. In primis perché ho realizzato un progetto spendibile nel mondo scolastico, in secondo luogo perché, avendolo messo in atto durante il tirocinio, mi ha permesso di vedere il ruolo dello psicologo nelle istituzioni, creare legami con professionisti e vedere l’efficacia di quanto ho costruito e studiato.
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Il consiglio che posso dare a chi scriverà la tesi è di pensare a un progetto che vorrebbero realizzare nei 5 anni e curare la parte bibliografiche poi potersi dedicare alla parte pratica nella magistrale. Sicuramente può aiutare avere lo stesso relatore, ma l’importante è avere una buona comunicazione e soprattutto partire con una buona idea definita.
Volevo dire a tutti di seguire le vostre passioni. Perché se fate le cose con gioia e con il cuore troverete sempre la strada, magari in salita, ma poi sarà bellissimo.
Scoprite, sperimentate, fate mille cose e vivete.
Questi sono gli anni in cui potete scoprirvi e riscoprirvi e magari fare come me: presentarvi alla discussione con una tesi fuxia, in tinta con i capelli.
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Se tornassi indietro sceglierei assolutamente di nuovo questo ateneo per il suo lato umano. Abbiamo corsi da 55 persone massimo e laboratori da 20 persone, per poter permettere buone relazioni con i docenti e tra colleghi. Inoltre questo permette di svolgere attività di laboratorio il più autentiche possibili, nel rispetto della persona e della sua privacy.
Inoltre, avendo lo IUSVE un approccio integrato, permette ai suoi studenti di conoscere i diversi approcci attraverso le lezioni dei docenti che sono tutti professionisti del settore.
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