organizzazione del lavoro
DANIELE FAVRIN _ Tesi : Evoluzione Organizzazione Del Lavoro _ Rilegatura : Similpelle Lucida Bordeaux, stampa Oro Metallizzato

L’impatto della tecnologia sull’organizzazione del lavoro e la conseguente ricaduta sociale.

L’evoluzione dell’organizzazione del lavoro ha segnato profondamente la storia economica e sociale, trasformando non solo i processi produttivi, ma anche la vita delle persone. Dalla nascita delle prime fabbriche all’introduzione delle tecnologie più avanzate, ogni fase ha portato innovazioni che hanno ridefinito ruoli e relazioni nel mondo del lavoro. Nella sua tesi di laurea, Daniele ci invita a riflettere su come passato e presente siano strettamente connessi, mostrando che il progresso non riguarda solo le macchine, ma soprattutto l’umanità che le utilizza.

Autore : Daniele Favrin
Università : Università degli Studi di Bergamo 
Facoltà : Lettere, Filosofia e Comunicazione
Corso di laurea : Scienze della Comunicazione, curriculum Impresa e Società
Titolo tesi : “L’organizzazione del lavoro dalla prima rivoluzione industriale alla transizione digitale: una rassegna della letteratura sociologica”

Qual è l’argomento della tua tesi ? 

La mia tesi si concentra sull’evoluzione dell’organizzazione del lavoro dalla nascita dell’ambiente fabbrica fino ai giorni nostri. Questo studio analizza in dettaglio l’impatto sociale di ogni fase evolutiva, con particolare attenzione al ruolo della tecnologia nel guidare i cambiamenti. La tesi si propone di esplorare come le innovazioni tecnologiche abbiano influenzato il modo di lavorare e il tessuto sociale, evidenziando continuità e discontinuità rispetto al passato.

Perché hai scelto questo tema ?  

Ho scelto questo tema perché è profondamente legato alla mia esperienza personale e professionale. Vivo l’ambiente della fabbrica da oltre vent’anni, questo mi ha permesso di osservare da vicino le dinamiche dell’organizzazione del lavoro. Spesso si tende a considerare ogni cambiamento come un’innovazione radicale, ma credo che molte trasformazioni siano in realtà reinterpretazioni di modelli già esistenti. Con questa tesi, ho voluto approfondire questa ipotesi, analizzando in modo critico e imparziale la letteratura sulla storia della fabbrica e delle sue evoluzioni.

Riporta la frase (o la citazione) della tua tesi che ti piace di più, o che pensi esprima al meglio ciò che hai voluto trasmettere con il tuo elaborato. 

Una delle citazioni che rappresenta meglio lo spirito della mia tesi è quella di Robert Owen:

“Sulla base dell’esperienza di tutta una vita dedicata a questo problema, non ho esitazioni a dire che gradualmente si può insegnare ai membri di qualsiasi comunità a vivere senza pigrizia, senza povertà, senza crimini e senza punizioni: perché ciascuna di queste cose è il risultato di errori insiti nei vari sistemi in vigore nel mondo. Sono tutte conseguenze inevitabili dell’ignoranza”.

Robert Owen è stato un imprenditore e un dirigente a inizio del XIX secolo e considerato uno dei primi socalisti proprio perché metteva al primo posto l’aspetto umano a discapito di quello commerciale. Per Owen era importante creare comunità, all’interno della fabbrica, attraverso la cultura, la condivisione di momenti sociali e un trattamento equo. La frase che ho voluto citare, condanna chi pensa che la classe operaia sia destinata solamente alla fatica e all’ignoranza.

Quale suggerimento daresti a un* collega laureand* che sta per approcciarsi alla stesura della sua tesi ?

Consiglio di scegliere un argomento che lo appassioni davvero, ma di avere anche un paio di alternative pronte nel caso si incontrino difficoltà con il relatore o con le fonti. La tesi non cambierà il mondo, ma rappresenta un’opportunità per crescere come studente e come persona. Dedica tempo alla ricerca e lascia emergere la passione per il tema scelto, perchè la motivazione è fondamentale per affrontare un progetto di questa portata. Inoltre, cerca di pianificare il lavoro in anticipo e di essere flessibile: qualche intoppo è normale, ma con la giusta organizzazione potrai superarlo.

Sceglieresti nuovamente il corso di laurea che hai frequentato ? 

Sì, sceglierei sicuramente il corso di laurea che ho frequentato.

Quali sono gli sbocchi lavorativi offerti dal tuo corso di laurea ? 

Il mio corso di laurea offre molteplici sbocchi lavorativi, che spaziano dall’ambito manageriale a quello tecnico e di ricerca. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il successo professionale non dipende solo dal titolo di studio: servono impegno, ingegno e una buona dose di fortuna. La tenacia e la determinazione giocano comunque un ruolo cruciale nel trasformare le competenze acquisite in opportunità concrete.

Quale copertine hai scelto per rilegare il tuo lavoro, e perché ?

Ho scelto Similpelle Lucida Bordeaux con stampa Oro Metallizzato. Mi sembrava una scelta elegante e sobria, che riflettesse la serietà e l’importanza del traguardo raggiunto.

Se potessi tornare al tuo primo giorno di Università, quale consiglio ti daresti, con l’ottica di poi ?

Mi consiglierei di essere più proattivo fin dall’inizio. In passato, ho spesso giustificato la mia mancanza di partecipazione con il fatto di avere un lavoro a tempo pieno. Tornando indietro, avrei fatto più domande, frequentato più corsi e cercato di sfruttare al massimo tutte le opportunità offerte dall’università. Anche se le sfide erano tante, una maggiore intraprendenza avrebbe sicuramente arricchito la mia esperienza universitaria.

Vorresti saperne di più sull’argomento? Scrivici una mail 🙂
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