
Musica di corte malatestiana: riscoprire un patrimonio culturale unico, ricco di storia e creatività artistica del XV secolo.
La musica di corte malatestiana rappresenta un capitolo affascinante e poco esplorato della storia culturale italiana. Questa produzione musicale, intrecciata con il potere e il mecenatismo dei Malatesta, offre uno sguardo unico sulla vita artistica del XV secolo. Approfondire il ruolo della musica in una delle corti più influenti dell’epoca significa riscoprire un patrimonio culturale che merita di essere valorizzato e tramandato.
Autrice : Camilla Acampora
Università : Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Facoltà : Scienze del libro e del documento (LM-5: Biblioteconomia e Archivistica)
Corso di laurea : Beni culturali
Titolo tesi : Indagini sulla vita musicale nella corte riminese malatestiana del XV secolo con proposte di valorizzazione
Qual è l’argomento della tua tesi ?
La mia tesi esplora la documentazione musicale della corte malatestiana di Rimini nel XV secolo. L’obiettivo è analizzare il valore dei beni musicali nel contesto storico e culturale dell’epoca. Per farlo, ho studiato una varietà di fonti, tra cui cronache, documenti d’archivio, materiali iconografici, musicali e letterari. Questa ricerca vuole non solo sottolineare l’importanza della musica come patrimonio culturale, ma anche proporre strumenti e metodologie per la sua valorizzazione.
Perché hai scelto questo tema ?
Ho scelto questo argomento per unire le mie passioni e competenze, riportando alla luce un capitolo poco conosciuto della storia locale di Rimini. La mia città custodisce un patrimonio culturale ricco e variegato, ma spesso trascurato. Questo tema mi ha permesso di contribuire a valorizzarlo, approfondendo aspetti della storia musicale che meritano di essere riscoperti.
Riporta la frase (o la citazione) della tua tesi che ti piace di più, o che pensi esprima al meglio ciò che hai voluto trasmettere con il tuo elaborato.
“Perciò, l’obiettivo di questa ricerca sarà un tentativo di restituire un nome, un volto, una firma o magari un testo, non potendo riconsegnare alcuna voce né suono, alla musica che i Malatesta ascoltavano, commissionavano, praticavano e donavano alla comunità cittadina.”
Quale suggerimento daresti a un* collega laureand* che sta per approcciarsi alla stesura della sua tesi ?
Scegli un argomento che ti appassioni e che rifletta chi sei. La tua tesi diventerà una parte di te, sarà il Tuo elaborato finale, una sorta di sintesi del tuo percorso universitario. È un percorso impegnativo, ma anche un’opportunità unica per approfondire un tema che ti interessa. Durante la ricerca, potresti trovarti di fronte a ostacoli o periodi di stallo: non scoraggiarti. Organizza le idee con mappe e schemi e affronta la scrittura con calma, un passo alla volta. Ricorda di mantenere il rigore scientifico, ma lascia spazio alla tua creatività. Alla fine, sarai orgoglioso del risultato e il processo stesso ti avrà arricchito.
Sceglieresti nuovamente il corso di laurea che hai frequentato ?
Sì, assolutamente. Il mio corso di laurea è stato completo e formativo. Mi ha fornito strumenti e conoscenze che hanno arricchito sia la mia crescita personale che professionale.
Quali sono gli sbocchi lavorativi offerti dal tuo corso di laurea ?
Il mio percorso accademico apre molte porte. Tra gli sbocchi principali ci sono il lavoro in ambito bibliotecario o archivistico, la ricerca accademica, l’insegnamento, il turismo culturale, e posizioni presso enti pubblici o aziende private. Questo corso di studi offre una solida base per chiunque voglia operare nel settore culturale.
Quali copertine hai scelto per rilegare il tuo lavoro, e perché ?
Ho scelto una Brossurata Picasso Avorio con stampa Nero Opaco per la commissione, perché era stata esplicitamente richiesta una rilegatura in cartoncino di colore chiaro, mentre per uso personale ho scelto una Similpelle Lucida Bordeaux con stampa Oro Metallizzato, perché era in tinta con il mio abito.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di Università, quale consiglio ti daresti, con l’ottica di poi ?
Mi direi di vivere il percorso universitario con serenità, senza focalizzarmi esclusivamente sul risultato finale. Non identificarti solo con il voto o il piano di studi: la formazione si arricchisce anche attraverso esperienze esterne. Partecipa a eventi, viaggia, coltiva relazioni. Questi anni passano in fretta, quindi assaporali al massimo e ricordati che ogni tappa (anche le difficoltà!) contribuisce alla tua crescita.
Vorresti saperne di più sull’argomento? Scrivici una mail 🙂
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