Michelle LaVaughn Robinson, moglie di Barack Obama, è un avvocato statunitense ed ex First Lady degli Stati Uniti d’America, moglie del 44º presidente degli Stati Uniti d’America, nonché prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di First Lady. (Fonte)
Arianna Pastore, ci parla di Black Feminism, focalizzandosi sulla figura iconica di Michelle Obama e sul suo grande impegno sociale, che non si esaurisce con il mandato da First Lady.
Autore: Arianna Pastore
Università degli Studi di Milano – Scuola di Scienze della Mediazione Linguistica e Culturale
Titolo: “La Prima First Lady Nera: Michelle Obama, Icona Moderna del Black Feminism”
Di cosa tratta la tua tesi?
Il titolo della mia tesi è “La prima First Lady nera: Michelle Obama, icona moderna del Black Feminism”. Sono partita da un discorso generale sul femminismo e mi sono concentrata in particolare sul femminismo nero. Ho poi approfondito la vita di Michelle Obama, le iniziative prese come First Lady e tutto ciò che ha fatto prima, durante e dopo il suo incarico per i bisognosi e per le donne nere.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
L’argomento specifico mi è stato suggerito dalla mia relatrice: io ero partita con l’idea di voler trattare il femminismo. La docente, essendo professoressa di cultura angloamericana, ha pensato di suggerirmi questo argomento che ho accettato con entusiasmo. Inoltre, trovo Michelle Obama una donna molto forte e sicura di sé, che è stata di ispirazione per moltissime altre donne.
Continuerai ad approfondirlo in futuro?
Non penso che approfondirò nello specifico questo argomento, in quanto l’ho già trattato ampiamente, ma sicuramente continuerò ad interessarmi al femminismo e alle battaglie che ogni giorno porta avanti.
Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?
Per il mio futuro professionale non credo che sarà molto utile, ma lo è stata a livello personale, perché mi ha permesso di approfondire qualcosa di molto interessante e contemporaneo, che mi sta a cuore.
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Consiglierei di scegliere un argomento di cui si è appassionati e di trattarlo con un relatore/una relatrice con cui ci si trova in sintonia, di modo da elaborare un buon lavoro finale, che dia soddisfazione personale e che permetta di fare anche una bella figura alla discussione. Soprattutto, non pensate mai “tanto c’è tempo”: il tempo vola con tutto quello che bisogna fare nella stesura di una tesi.
Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare?
Il mio corso di laurea forma mediatori linguistici e culturali: potrei lavorare in vari contesti, da quelli ospedalieri a quelli aziendali, dai tribunali ai distretti di polizia ecc.. Insomma, è adatto per l’applicazione delle lingue sui casi pratici, per mediare tra due o più persone.
Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
Assolutamente sì, sono più che soddisfatta di tutto quello che ho imparato e di tutto ciò che mi ha dato questo percorso accademico, nonostante le difficoltà e i piccoli inciampi sono arrivata alla fine con le mie forza e più ricca di prima :).
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