Università degli Studi di Milano – SCUOLA DI SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA E CULTURALE

Corso di laurea Magistrale in Lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale

Autore: Marta Malcontenti

Titolo: La lingua russa delle recensioni turistiche online: analisi di un corpus relativo alle strutture ricettive della Liguria

La mia è stata una tesi di linguistica, quindi ho trattato un argomento piuttosto specifico. Ho analizzato la lingua russa delle recensioni turistiche online, e in particolare mi sono concentrata sulle espressioni di valutazione, cioè tutti quei mezzi linguistici che i parlanti usano per esprimere opinioni, sentimenti, ecc. Ho preso in considerazione 150 recensioni, in lingua russa, di strutture ricettive della Liguria (la mia regione d’origine), che ho attinto dai siti Internet TripAdvisor e Booking.com. Ho analizzato queste recensioni partendo dall’uso di un software per la corpus linguistics (un corpus è, appunto, un insieme di testi); ai dati quantitativi che ho ottenuto grazie al software ho affiancato un’analisi di tipo qualitativo, utilizzando altri approcci linguistici e sviluppando numerose considerazioni personali.

Ho voluto trattare questo argomento perché sono una grande appassionata di lingua russa e di linguistica in generale; mi piace soffermarmi su aspetti della lingua che spesso non notiamo o diamo per scontati, ma che in realtà sono alla base della comunicazione: le tante sfumature di significato delle parole, la loro combinabilità, gli scopi comunicativi legati all’uso dei vari elementi linguistici, ecc. Inoltre, ho voluto unire questa mia passione con l’interesse che da sempre nutro per il settore del turismo, in particolare per quanto riguarda la mia regione, che ha proprio una forte vocazione turistica.

Non penso che in futuro continuerò a trattare quest’argomento, quanto meno dal punto di vista professionale; per quanto mi piaccia, vorrei abbandonare l’area della ricerca e dell’analisi linguistica per dedicarmi a qualcosa di più “concreto”. Ma sono sicura che continuerò a coltivare questa mia passione nel tempo libero, divertendomi a “giocare” con il software che ho utilizzato per la tesi e spulciando qua e là altre recensioni su internet, leggendole sicuramente con occhio critico 🙂

Essendo che l’argomento della mia tesi è molto “specifico” e che vorrei discostarmi dall’ambito della linguistica, sinceramente dubito che la mia tesi sarà utile per il mio futuro professionale. Tuttavia, non è da sottovalutare il risvolto più “pratico” del mio lavoro, poiché il tipo di analisi che ho svolto è simile a quello che interessa alle aree marketing e comunicazione delle aziende, che recentemente hanno iniziato a concentrarsi sulla cosiddetta sentiment analysis; grazie a questa, con il fine ultimo di incrementare i profitti dell’azienda, si mira a captare e monitorare le reazioni e, appunto, i sentimenti dei consumatori, partendo proprio dai commenti che questi lasciano sui social network e altre piattaforme online.

Per preparare la sua tesi, ad un collega laureando consiglierei innanzitutto di non farsi prendere dal panico 😉 i momenti di sconforto possono essere tanti, ma non bisogna mai perdere le speranze e, soprattutto, bisogna sempre tenere a mente che, così come si è riusciti a superare tutti gli ostacoli incontrati finora, si riuscirà a farlo anche con la tanto temuta tesi.

La figura professionale che forma il mio corso di laurea (lingue e culture per la comunicazione e la cooperazione internazionale) è, innanzitutto, quella del mediatore linguistico e culturale, che viene richiesta in quei contesti in cui c’è bisogno di una persona capace di costituire un “ponte” tra due o più persone che parlano lingue diverse. L’aiuto del mediatore non è solo linguistico, ma anche, appunto, culturale, poiché questa persona conosce le culture e le abitudini di entrambi i paesi coinvolti, nonché elementi della loro storia, dell’ordinamento politico, delle strutture giuridiche ed economiche, ecc. All’infuori della figura specifica del mediatore culturale, il mio corso di laurea permette di lavorare in aziende, istituzioni, agenzie ecc. in cui sia richiesto l’uso delle lingue studiate, “arricchite” dalle nozioni cui ho accennato sopra.

Se potessi tornare indietro penso che sceglierei di nuovo il corso che ho frequentato. Avevo valutato la possibilità di seguire un master, e mi sarebbe anche piaciuto studiare all’estero, ma poi penso a tutto quello che questa magistrale mi ha permesso di imparare e di fare (ad esempio svolgere un semestre presso un’università russa e trovare un tirocinio che comincerò a breve), e sono contenta della scelta che ho fatto.

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