Università degli Studi di Torino – Scuola di Scienze della Natura
Dipartimento di Informatica – Sistemi per il trattamento dell’informazione
Tesi di Laurea Magistrale in Informatica
Titolo: “Analisi delle metodologie di sviluppo nell’automazione di processi aziendali ed applicazione ad un caso pratico”
Autore: Stefano Lanza
L’argomento della tesi riguarda la descrizione di alcune metodologie di sviluppo software teoriche applicate ad un progetto che ho personalmente seguito (e sviluppato) durante il mio lavoro come software developer all’interno di un’azienda presso la quale ho lavorato come impiegato durante tutto il biennio di studio e presso cui ancora attualmente lavoro. Il progetto nello specifico riguardava l’automazione di alcuni processi aziendali interni, per conto degli uffici dell’amministrazione del personale.
Perchè hai scelto questo argomento?
Per due motivi, in relazione tra loro: il primo è legato al fatto che, vista la mia scelta di essere uno studente/lavoratore, ho ritenuto opportuno descrivere di cosa mi occupo nella quotidianità, facendo vedere come vengano realmente applicate nella realtà molte delle tematiche che invece nell’università vengono solo affrontate in modo teorico o comunque con un approccio altamente accademico-formativo (il che ovviamente diverge da quelle che possono essere le effettive esigenze aziendali). Il secondo motivo è legato a quelle che sono le conclusioni stesse della tesi: spesso le aziende si fossilizzano su modi di lavorare che non sempre stanno al passo con i tempi, perdendo di efficienza col passare del tempo. Ciò è essenzialmente dovuto al fatto che le persone (e quindi le aziende) sono per loro natura abitudinarie. Le soluzioni sono molteplici, ma non sempre di facile attuazione.
Per ristrutturare e migliorare alcuni processi aziendali dal punto di vista dell’efficienza di sviluppo servirebbe avere almeno la qualifica di project manager e ovviamente la strada per esserlo è lunga 🙂 Per ora sono solo uno sviluppatore software e i miei poteri decisionali sono ovviamente molto limitati.
E cosa fa uno sviluppatore software?
In informatica uno sviluppatore software è un programmatore che si prende cura di uno o più aspetti del ciclo di vita del software, che è un qualcosa di più ampio della vera programmazione in sé. Questa figura può contribuire alla visione d’insieme del progetto ad un livello applicativo così come a livello di componenti o operazioni individuali di programmazione (la codifica dell’algoritmo). Il suo lavoro consiste nel dar vita, attraverso complesse scritture e codificazioni in linguaggi informatici, a diverse tipologie di software. Praticamente è uno “smanettone del pc”. Non è una cosa semplice… bisogna un po’ essere “maghi del pc” e riuscire a non perdersi dietro ad innumerevoli pagine nere, piene di codici incomprensibili a noi comuni esseri umani. 😉
E chi è il project manager?
E la domanda sorge spontanea: chi è e cosa fa un project manager? E si apre un mondo davanti ai miei occhi (e alla mia testa). Cerco di riassumere perchè si trova veramente di tutto. Il PM praticamente è un supereroe dalle doti ultraterrene!!!
Scherzi a parte. Il project manager in poche parole è la figura professionale che è responsabile unico dell’avvio, pianificazione, svolgimento, controllo e chiusura di un progetto facendo ricorso a tecniche di project management. Il suo obiettivo essenziale è quello di raggiungere gli obiettivi di progetto, assicurando il rispetto dei costi, dei tempi e della qualità concordati e soprattutto il raggiungimento della soddisfazione del committente. Si intende con progetto in questo caso qualcosa di extraroutinario in un’azienda, un progetto teso a modificare l’operatività aziendale. Prende vigore dal campo dell’ingegneria gestionale e… c’è da divertirsi in pratica.
Le principali mansioni di questa complessa figura professionale prevedono: definire gli obiettivi, organizzare la loro realizzazione, sviluppare un piano del progetto, coordinare il team e le risorse, controllare e prevenire i rischi.
Il project manager deve avere un particolare occhio di riguardo alla gestione e all’organizzazione del tempo e dei costi per raggiungere gli obiettivi prefissati con il committente. Inoltre è una figura che lavora a stretto contatto con diversi team di lavoro e più il progetto è complesso più figure professionali gli si affiancano.
Molteplici responsabilità racchiuse “in un minuscolo spazio vitale”, un’unica persona che deve avere ottime doti di leadership e infinite capacità di problem solving creativo. È un po’ come un direttore d’orchestra. Insomma… è un supereroe che può aspirare ad ottimi stipendi. 😉
E come si diventa project manager? Sono certa che la risposta ti piacerà: studiando!
La formazione dipende principalmente dal mercato scelto o dalla tipologia di progetto. I profili più richiesti escono da lauree in architettura, ingegneria, economia e commercio e giurisprudenza; giocano un ruolo importante anche le conoscenze di marketing.
Un consiglio per i tuoi colleghi laureandi?
Sicuramente quello di non perdersi troppo in descrizioni di aspetti teorici e dare più spazio possibile a risultati, conclusioni e soluzioni migliorative/proposte. Alla fine sono queste le parti che interessano di più, almeno per quanto riguarda la mia esperienza.
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Un grazie particolare a Stefano perchè grazie alla sua #Storia di Tesi innovativa e molto concreta ci siamo avvicinati al mondo di 2 figure professionali che fanno ormai parte del mondo di oggi a pieno titolo… chissà che fra voi lettori ci possa essere il prossimo project manager di Tesi24… 🙂 🙂 🙂 Per lo sviluppatore software…. bisogna parlarne prima con il nostro mago del pc… altrimenti si offende!