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L’attrattiva degli schermi digitali e la facilità di accesso a contenuti multimediali hanno spesso relegato la lettura a un ruolo marginale nelle vite dei giovani, con conseguenze potenzialmente negative sul loro sviluppo cognitivo e emotivo.
Tuttavia, la lettura rimane un’attività fondamentale per l’acquisizione di conoscenza, la stimolazione della fantasia e lo sviluppo del pensiero critico.
Martina nella sua tesi affronta l’importanza di investire risorse e sforzi nel promuovere la lettura, in maniera stimolante e accessibile per tutti gli adolescenti, soprattutto per quelli che soffrono di DSA.

Autore: Martina Misurelli
Università La Sapienza di Roma – Facoltà di Lettere e Filosofia – Corso di Linguistica
Titolo: L’avvicinamento alla lettura dello studente DSA in età adolescenziale
Di che cosa tratta la tua tesi?

La mia tesi tratta della lettura. In un periodo in cui la tecnologia regna sovrana, soprattutto tra gli adolescenti, ho deciso di concentrare la tesi sulle tecniche per avvicinare gli adolescenti alla lettura, soprattutto per coloro che hanno delle difficoltà, come la dislessia. Nell’elaborato non analizzo solo i metodi, ma anche sulla ricerca degli stessi.

Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?

Ho scelto questo argomento perché, in quanto DSA, volevo abbattere quelli che sono dei grandi stereotipi dell’argomento. Inoltre, ci tenevo a sottolineare come la lettura sia diventata una grande alleata nel percorso di accettazione del mio disturbo.

Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?

Consiglio di scegliere un argomento di tesi che susciti interesse e di perseguirlo con passione, godendosi al meglio ogni istante vissuto fino al raggiungimento del traguardo di laurea.

Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?

Ho scelto una rilegatura rigida incisa a tinta unita di colore azzurro Tiffany. Ho scelto questo colore perché rappresenta al meglio la mia personalità: amante dell’inverno, ma con un’anima estiva.

Sceglieresti di nuovo il corso di laurea che hai frequentato?

Il corso frequentato è stato abbastanza difficile per me, ma lo sceglierei assolutamente ancora.
Ho affrontato una sfida con me stessa e, giungere al termine, è stata una rivincita personale, una dimostrazione delle mie capacità e della mia caparbietà.

Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?

Mi consiglierei di affrontare il percorso sempre a testa alta, dando il massimo delle mie capacità.
Mi direi di non dare peso solo al risultato finale, ma di imparare sia dalle vittorie che dalle sconfitte. Così da poter migliorare passo dopo passo.


Anche Patrizia nella sua tesi parla dei disturbi specifici dell’apprendimento. Clicca qui.

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