Università degli Studi di Padova – Laurea in Economia e Management
Autore: Giada Fonsato
Titolo: “Lean healthcare: il caso Azienda Ospedaliera Universitaria di Siena”
Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi tratta l’applicazione del pensiero organizzativo noto con il nome di lean thinking in ambito sanitario, in particolar modo nelle strutture ospedaliere.
Dopo aver trattato in modo teorico l’argomento, mi sono focalizzata su un caso reale riportando l’esempio senese.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
Ho scelto questo argomento per un problema pratico capitato in prima persona: mia mamma aveva un forte dolore al braccio che le impediva i movimenti e, tra un esame diagnostico e l’altro, sono passati mesi prima che capisse qual era il suo problema. Allora ho pensato: ma possibile che una persona che sta male (non in punto di morte, s’intende) debba aspettare così tanto tempo per ricevere una diagnosi e quindi le relative cure? Possibile che per fare una visita dal fisiatra si debbano aspettare 2 mesi? Da qui è nata la curiosità di capire cosa non funziona nel Sistema Sanitario Nazionale e cercare dunque delle soluzioni non tanto mediche (non è il mio campo), quanto piuttosto organizzative, volte ad eliminare gli sprechi.
Per questo motivo ho pensato di applicare il pensiero organizzativo noto come lean thinking in sanità, dato che questa corrente organizzativa era nata in Giappone presso gli stabilimenti automobilistici Toyota proprio per eliminare gli sprechi e rendere la produzione più efficiente. Quindi mi son detta: perché non applicarne i principi in sanità? Gli ospedali sono pur sempre aziende, solo che anziché produrre automobili devono “sfornare” pazienti curati e nuovamente in salute!
Credo che Giada abbia colto nel segno.
Il Lean Thinking (Pensare Snello) è una strategia operativa nata dal mondo automobilistico ma oggi universalmente applicata in settori e ambiti diversi per aumentare l’efficienza ed eliminare gli sprechi. È una strategia operativa perché racchiude, insieme all’inquadramento sul pensiero e sulle teorie organizzative, anche l’approccio pratico (il lavoro umano che serve per realizzare la conversione snella).
Tutta l’azienda viene coinvolta in una visione di insieme tramite la messa a flusso dei processi principali, dalla progettazione fino alla gestione degli ordini.
Esistono 5 principi-guida che delineano il modello teorico della produzione snella:
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- definire il valore dal punto di vista del cliente: cosa il cliente è veramente disposto a pagare;
- identificare il flusso di valore: identificare l’insieme di azioni che portano a realizzare il prodotto o il servizio;
- far fluire tutte le attività: tutto deve realizzarsi per processi e non per funzioni, senza soste o interruzioni;
- impostare le attività secondo la logica “pull” e non “push”, ovvero realizzare un’attività solo quando il processo a valle lo richieda;
- perseguire la perfezione tramite continui miglioramenti (fare kaizen, parola composta che significa KAI = cambiamento, miglioramento e ZEN= buono, migliore).
Questo lavoro mi ha permesso di capire che ciò è realmente possibile (diversi ospedali sono già orientati verso il lean thinking), basta che ci sia la volontà da parte delle persone coinvolte di mettersi in gioco per cambiare le cose: anche se può essere costoso (sia dal punto di vista economico sia di tempo), è necessario ricordare che il fine ultimo della sanità è la salute del paziente e cercare di migliorare dunque è più che auspicabile
Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?
Suggerisco di ripetersi il mantra “Keep calm”! La preparazione della tesi è molto stressante, soprattutto se cade in concomitanza con altri impegni (a me è capitato di fare la tesi durante uno stage); per questo motivo, consiglio di scegliere un argomento che si reputi interessante, in modo da rendere meno duro e noioso il periodo! E bere caffè con parsimonia 😉
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