
Una prospettiva moderna su La figlia di Iorio: simbolismo, critica sociale e protagonismo femminile.
La figlia di Iorio non è solo una delle opere più celebri di Gabriele d’Annunzio, ma anche un vero e proprio intreccio di miti, simboli e tematiche sociali che continuano a ispirare riflessioni profonde. Al centro della tragedia pastorale troviamo Mila di Codra, una figura femminile che sfida le convenzioni del suo tempo, facendosi portavoce di lotte universali. Nella sua tesi, Veronica ci accompagna alla scoperta di una lettura femminista e moderna dell’opera, svelando come il teatro dannunziano parli ancora al presente.
Autrice : Federico Veronica
Università : Università degli studi di Napoli “Federico II”
Facoltà : Discipline umanistiche
Corso di laurea : Filologia Moderna
Titolo tesi : D’Annunzio e il teatro al femminile: La figlia di Iorio tra sacro e pagano
Qual è l’argomento della tua tesi ?
La mia tesi si concentra sulla tragedia pastorale La figlia di Iorio di Gabriele d’Annunzio, analizzando due sistemi mitici: quello pagano e quello sacro. Al centro dell’opera si trova Mila di Codra, la protagonista, una figura femminile complessa e affascinante. Ho approfondito il tema del protagonismo femminile nel teatro dannunziano, ponendomi una domanda cruciale: “Mila, bagascia o creatura di Cristo?”. Ho concluso il mio lavoro con una riflessione femminista sull’attualità dell’opera, dimostrando come la vicenda di Mila risuoni ancora oggi come una critica al patriarcato e al maschilismo.
Perché hai scelto questo tema ?
Ho scelto questo tema per mettere in luce un personaggio femminile che, in quanto vittima del patriarcato e del maschilismo, incarna una combinazione di forza e fragilità. Mila subisce ingiustamente accuse di stregoneria, un esempio emblematico di come spesso le vittime vengano incolpate invece dei carnefici. Inoltre, desideravo esplorare una possibile lettura femminista di d’Annunzio, o almeno di una parte della sua produzione. L’obiettivo era valorizzare il ruolo della donna nel teatro dannunziano e analizzare le sue implicazioni sociali e culturali.
Riporta la frase (o la citazione) della tua tesi che ti piace di più, o che pensi esprima al meglio ciò che hai voluto trasmettere con il tuo elaborato.
“La codificazione tradizionale della donna come creatura alogica e irrazionale inverte il segno che da negativo diventa positivo, in quanto sintomo di un’adesione profonda alla vita dell’istinto, di una carica vitale intatta. Schiava e non legislatrice di un sistema ipocrita ed oppressivo, la donna, che ha tesaurizzato la sua « marginalità e diversità » mantenendo intatta la sua carica protestataria e l’integrità del suo sentire, si presenta come il personaggio privilegiato per veicolare attraverso la sua vicenda la condanna di una società ipocrita e materialista in cui i valori morali sono volgarizzati, mercificati; quella appunto che d’Annunzio intende denunciare.”
Questa citazione di Luisetta E. Chomel sintetizza perfettamente il cuore del mio elaborato: la donna come simbolo di ribellione contro una società ipocrita e patriarcale.
Quale suggerimento daresti a un* collega laureand* che sta per approcciarsi alla stesura della sua tesi ?
Dedica tempo e cura al tuo elaborato. Ascolta i consigli dei tuoi relatori, ma non prendere le correzioni come critiche personali: spesso suonano più dure di quanto non siano realmente. Seleziona le fonti con attenzione e scrivi con passione, sapendo che la tua tesi rappresenta la conclusione di un percorso importante. Non scoraggiarti di fronte al blocco dello scrittore: è normale sentirsi sopraffatti all’inizio, ma con pazienza e determinazione i pensieri troveranno la loro strada. Scrivi con consapevolezza e fiducia: è il tuo ultimo capolavoro accademico!
Sceglieresti nuovamente il corso di laurea che hai frequentato ?
Sì, senza dubbio. Non è stata una scelta leggera, anzi, avevo altri piani per il mio futuro. Ma la letteratura mi ha conquistata, e sono sempre più convinta che possa davvero salvare il mondo. La sua capacità di ispirare e cambiare prospettive è straordinaria.
Quali sono gli sbocchi lavorativi offerti dal tuo corso di laurea ?
Gli sbocchi principali includono l’insegnamento, il giornalismo e l’editoria. Sebbene nessuno di questi percorsi sia facile, sono opportunità appaganti per chi ama la cultura e le lettere. La chiave è perseverare e continuare a credere nelle proprie capacità. Nonostante le difficoltà, “la speranza è l’ultima a morire”.
Quale copertina hai scelto per rilegare il tuo lavoro, e perché ?
Ho scelto una Naturale Pino Blu con stampa Bianco Opaco. Il blu è stato il colore dominante della mia scelta, e l’effetto legno mi ha conquistata immediatamente!
Se potessi tornare al tuo primo giorno di Università, quale consiglio ti daresti, con l’ottica di poi ?
Vivrei l’università con un equilibrio tra serietà e leggerezza. Non lascerei che lo stress o le aspettative mi schiaccino. Mi ricorderei che sono in grado di realizzare tutto ciò che desidero e che ogni sfida è un passo verso il successo. Il mondo universitario è un’esperienza unica: vivila appieno, con curiosità e determinazione.
Vorresti saperne di più sull’argomento? Scrivici una mail 🙂
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