Quante volte ti è capitato di non capire una battuta e, quindi, non trovarla divertente?
Laura si basa proprio su questo concetto per sviluppare la sua analisi di tesi, affrontando l’influenza dei tratti di personalità atipici sulla comprensione dei jokes.
Autore: Laura Mingolla
Università degli studi Milano Bicocca – Corso in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Titolo: Ride bene chi…ha capito la battuta? L’influenza dei tratti tipici e atipici sulla comprensione e all’apprezzamento dei jokes.
Di che cosa trattava la tua tesi?
La mia tesi tratta l’influenza dei tratti di personalità tipici, secondo il modello Big Five, e i tratti di personalità atipici, caratteristici di una personalità connotata da tratti autistici, riguardo la comprensione e l’apprezzamento dei jokes (barzellette).
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
L’argomento è stato proposto dalla persona che sarebbe ,poi, diventata la mia relatrice. Il tema mi aveva molto incuriosito e quindi ho deciso di seguire il suo consiglio.
Inoltre, essendo una tesi di stampo linguistico, materia in cui non sono andata molto bene durante un esame triennale, volevo riscattarmi e dimostrare a me stessa di riuscire a fare una tesi su un campo in cui in passato avevo “fallito”.
Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?
Il primo consiglio è quello di partire da una raccolta attenta delle fonti, sfoltendo i documenti, leggendo abstract e introduzioni (non serve leggere qualsiasi cosa inerente all’argomento).
Dopo aver raccolto il materiale utile, consiglio di leggerli attentamente, pensando a dei collegamenti coerenti fra loro.
Infine è il momento di scrivere, non importa se si comincia dall’inizio o dalla fine, consiglio di scrivere quello che viene in mente, anche in maniera grossolana. La forma si potrà sistemare in seguito.
Ultimo consiglio (ma forse il più importante): essere fieri di quello che si sta facendo e creando, la tesi è unica!
Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?
Ho scelto una rilegatura rigida di colore bianco con scritte in rose gold.
Ho scelto questo colore perché mi ha sempre dato un senso di purezza e libertà.
La tua Laurea è servita per il tuo futuro lavorativo? Sceglieresti di nuovo il corso di laurea che hai frequentato?
Sì mi è servita, soprattutto nell’approccio al lavoro quindi lo sceglierei di nuovo.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?
Mi direi: “Studia per te stessa, per conoscere cose nuove e ragionare a mente aperta. Per imparare a lavorare con impegno e gestire nuove situazioni. Per imparare a esprimerti ed essere sempre più curiosa, per non essere superficiale, ma andare sempre a fondo per capire ciò che ti circonda. Studia per te stessa, non per il voto, quello è un numero che può dare soddisfazione all’inizio, ciò che rimane dentro di te è ben altro.”
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