Italia: istruzioni per l'uso. La #Storia di Tesi di Angelica
La tesi di Angelica colpisce dal titolo: “Italia: istruzioni per l’uso”. E chi non le vorrebbe?
Incuriosisce, si pensa più ad un libro che ad una tesi di laurea. E invece: Corso di laurea in Teoria e Tecniche della Mediazione Interlinguistica, Università di Genova. Già il titolo del corso di laurea fa un po’ paura, poi se si pensa che la tesi nasce dal tedesco… mi vengono i brividi! Mi scambio qualche mail con Angelica e pian piano più che farmi battere i denti la sua tesi di laurea mi incuriosisce e fa sorridere pensando a come siamo visti dagli stranieri.
Da dove nasce l’idea di Angelica? Semplice. Come tante buone idee… da un libro!
La mia tesi è una traduzione di un estratto di un libro in lingua tedesca che ha come argomento la cultura italiana: “Gebrauchsanweisung für Italien” di Henning Klüver

Ho scelto questo argomento perché mi è sempre interessato il parere degli stranieri sull’Italia. […] Attraverso lo sguardo di uno straniero ho potuto riconoscermi in molte situazioni descritte e rendermi conto, di conseguenza, delle conferme e delle smentite sugli stereotipi che associo all’Italia. Alcuni stereotipi come la colazione con il caffellatte e cornetto, il fatto che quando si è al bar con un amico di solito si apre il dibattito “pago io” – “no, pago io”, i vari tipi di caffè, gli aperitivi (tipica usanza italiana), i mondiali di calcio, il gioco della tombola, i soliti gruppetti di anziani al bar (confermati) e il ritardo cronico dei treni (smentito dall’autore stesso che scrive “Magari ho solo avuto fortuna, ma la maggior parte dei treni che prendo in Italia arriva puntuale”).

Il libro è una raccolta di punti di vista ed esperienze sull’Italia vista con gli occhi di un tedesco.
Angelica non ha dubbi in merito alla sua tesi e a noi è venuta voglia di leggerla…
La mia tesi potrebbe essermi utile per avere una visone completa della figura dell’italiano, se dovessi avere a che fare con degli stranieri.
Non solo Italia = spaghetti, calcio, moda, Belpaese. C’è molto di più! E di certo vale lo stesso per la Germania che sicuramente non è solo Merkel, birra e parole chilometriche. L’argomento fa venire voglia di un bel viaggio zaino in spalla e di cambiare un po’ prospettiva, di “guardarsi da fuori”. Mi piacerebbe tanto chiedere ad Angelica tutti gli stereotipi elencati nella sua tesi, ma forse… meglio che le chiedo se posso leggerla!
Consigli per futuri laureandi dalla nostra Angelica? Nessun dubbio in merito.

Consiglierei di usare bene il tempo a disposizione e dare il meglio, nient’altro.

Non mi resta che ringraziare Angelica per il tempo che ci ha dedicato e augurarle in bocca al lupo per il suo futuro (sperando che qualche viaggio in Germania sia incluso!).

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