Titolo della tesi: I SERVIZI REALI E FINANZIARI DELLA BANCA A SUPPORTO DEI PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE. UN’ANALISI EMPIRICA DELLA DOMANDA DELLE IMPRESE LOMBARDE
La mia tesi tratta il tema dei prodotti e servizi che la banca può offrire alla imprese attive sui mercati internazionali o desiderose di affacciarvisi per la prima volta. In particolare, ho analizzato, mediante un questionario, la domanda espressa dalle imprese stesse in relazione ai suddetti prodotti e servizi.
Più precisamente, dopo avere descritto le forme di internazionalizzazione delle imprese ed i vari enti pubblici e privati a supporto delle stesse, ho analizzato i prodotti e servizi che la banca può offrire: i servizi di pagamento e di incasso internazionali, i finanziamenti per l’internazionalizzazione, i servizi di copertura dei rischi ed, infine, i servizi di assistenza e di consulenza.
Ho realizzato, inoltre, un’analisi empirica sottoponendo un questionario strutturato ad un campione di società di capitali con sede legale in Lombardia (totale imprese del campione: n. 47). Tale questionario ha inteso indagare l’attività internazionale delle imprese, la fruizione dei prodotti e servizi sopra menzionati, il grado di soddisfazione e gli eventuali suggerimenti per migliorare l’offerta da parte della banca.
Ho voluto approfondire questo argomento per due motivi. Da un lato perché da sempre sono appassionata al tema dell’internazionalizzazione delle imprese; ho scelto, infatti, quale corso universitario, l’indirizzo triennale di Commercio Estero e quello magistrale di Management, Finanza e International Business. Inoltre, sia durante il percorso universitario sia tutt’ora, lavoro nel settore bancario.
Per quanto riguarda le conclusioni tratte, dalla ricerca da me approntata è emersa la presenza di una domanda di servizi bancari all’internazionalizzazione piuttosto eterogenea: imprese differenti in termini di dimensione, appartenenza a gruppi societari e stadio di internazionalizzazione richiedono ed usufruiscono di servizi bancari diversi. In particolare, mediante un software statistico ad hoc, ho individuato 4 cluster di imprese, ovvero gruppi di imprese omogenei al proprio interno ed eterogenei fra loro in termini di caratteristiche delle imprese e domanda dei servizi bancari all’internazionalizzazione. Ad esempio, le imprese di grandi dimensioni particolarmente attive sui mercati internazionali sembrano usufruire ampiamente di tutti i prodotti e servizi offerti dalla banca. Al contrario, le imprese di piccole e medie dimensioni molto attive sul lato export sembrano richiedere solo certi servizi, quali quelli di pagamento e di incasso internazionali e di copertura contro il rischio di cambio.
Questi risultati hanno interessanti implicazioni per la banca. A fronte di tale eterogeneità della domanda, la banca, infatti, dovrebbe rivolgersi ai differenti cluster con servizi mirati e specifici, facendo emergere gli eventuali bisogni latenti.
Sicuramente l’internazionalizzazione per le imprese di piccola e media dimensione è una strada percorribile, per qualche impresa addirittura una scelta obbligata vista la contrazione della domanda interna. L’impresa può anzi deve essere accompagnata in questo percorso da diversi soggetti: dalla banca, da i vari enti pubblici e dalle società di consulenza.
È importante, inoltre, pianificare adeguatamente tale percorso redigendo un business plan per l’internazionalizzazione al fine di individuare gli obiettivi, i mercati di destinazione, le modalità d’ingresso ed elaborando una strategia di marketing.
Mi piacerebbe sicuramente continuare ad approfondire l’argomento trattato, soprattutto in considerazione del fatto che, ad oggi, non esistono statistiche pubbliche relative ai dati che ho raccolto ed analizzato. Inoltre, l’internazionalizzazione delle imprese continuerà a rappresentare anche in futuro un tema di grande attualità, soprattutto per le imprese del nostro Paese.