Scegliere di fare l’infermiere oggi significa molto di più che fare punture e assistere i malati. L’infermiere oggi è un professionista molto complesso, con una preparazione teorica e pratica poliedrica e versatile. Molto dipende dai percorsi universitari fatti di molte ore teoriche ma ancor di più di tirocini pratici in cui lo studente può osservare e muovere i suoi primi passi nel mondo della Sanità.
Fare l’infermiere dev’essere una bella avventura. Ricca di emozioni soprattutto. Ma anche di prassi, di modelli, di teorie che si scontrano poi con le pratiche. I modelli sono un tentativo teorico di mettere ordine al caos, di farsi guidare, ma soprattutto di guidare un gruppo. Ecco che allora in sanità, ambito in cui il ruolo dell’equipe è fondamentale, i modelli di riferimento di un reparto diventano guide fondamentali delle prassi quotidiane.
Mara Fantini ne ha fatto l’argomento per la sua tesi di laurea.
Università degli Studi del Piemonte Orientale
Corso di Laurea in Infermieristica
Titolo: ASSISTENZA INFERMIERISTICA PEDIATRICA: QUALE MODELLO TEORICO DI RIFERIMENTO
Autore: Mara Fantini
La mia tesi ha cercato di individuare, attraverso una revisione integrativa della letteratura, quale modello organizzativo infermieristico pediatrico sia il più adatto/funzionale/efficace nella gestione e nella presa in carico del bambino ospedalizzato.
Ho voluto toccare questo argomento perchè i modelli infermieristici stanno diventando sempre più argomento di attualità: nella mia esperienza triennale di tirocinio ho potuto infatti assistere allo “stravolgimento” dell’assistenza infermieristica nell’ospedale di Biella con l’implementazione del nuovo modello di Primary Nursing.
La gestione e la presa in carico dell’assistito fanno parte dell’agire quotidiano dell’infermiere e garantirne il massimo delle potenzialità significa ottenere i migliori risultati di cura e una percezione positiva da parte dell’assistito riguardo l’esperienza di ospedalizzazione.
Ogni modello infermieristico ha le sue peculiarità così come ogni unità operativa, è importante quindi trovare quello adatto ad ogni situazione, declinandolo secondo necessità: per l’ambito pediatrico diventa ancora più complesso in quanto occorre utilizzare un modello che prenda in considerazione i bisogni del bambino, ovviamente diversi da quelli dell’adulto, per garantire i migliori esiti.
In conclusione ho riscontrato che il Family Centered Care è il modello più adatto per la popolazione pediatrica, ma necessita di piccole revisioni per essere l’opzione perfetta; è necessario anche che gli infermieri credano nei capisaldi del modello ma soprattutto che le organizzazioni sanitarie con le loro politiche vengano incontro a queste esigenze.
L’assistenza infermieristica è in continua evoluzione, sicuramente tra qualche tempo si potrà leggere di più sull’argomento, spero soprattutto di poter leggere studi italiani!
Se dovesse capitare di essere assunta in un reparto pediatrico la mia tesi sicuramente mi sarà di aiuto!
Cosa ti piacerebbe dire ad un futuro laureando Mara? E hai qualche consiglio per la stesura della tesi?
Saranno mesi duri, di fatica, di ansia, di stress. Potrà capitare di stare giorni e giorni davanti al computer a cercare di capire quello che si deve fare, per poi cercare di scrivere un discorso ben fatto… Ore ed ore dal mattino alla sera senza sosta… Capiterà di pensare di non potercela fare, soprattutto quando il relatore ci mette tempi biblici nel rimandare le parti corrette… Capiterà di avere il blocco dello scrittore, capiterà che tutto lo stress si manifesti con sintomi fisici, capiteranno incubi, feste/concerti/eventi saltati perchè “devo scrivere la tesi”… Ma una volta finita sarà un’emozione unica ma soprattutto una SODDISFAZIONE!!! Se ci si pensa bene abbiamo scritto un libro e, come nel mio caso con materie scientifiche, si ha la coscienza di aver contribuito ad aumentare le conoscenze in quell’ambito e porre le basi per la ricerca futura, che potrà portare a cambiamenti REALI… Senza tralasciare che siamo i massimi esperti di quell’argomento!!!
Per cui mi sento di dire niente panico, un bel respiro e prendi ogni giorno come viene… A volte scriverai pagine e pagine, a volte nessuna… Ma non rinunciare, in quei giorni basta aggiungere un piccolo tassellino per volta, fino a trovare quello che dà il click per ricominciare a scrivere… E goditi ogni momento!!!
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Noi auguriamo a Mara un caloroso in bocca al lupo per il suo viaggio professionale che sarà sicuramente ricco di avventure, prove, talvolta lacrime ma anche moltissime soddisfazioni!