I disturbi alimentari e la responsabilità della moda.
Qual è il peso dell’industria fashion nello sviluppo – sempre più diffuso, e sempre più precoce – dei disturbi alimentari? Quanto incidono l’abuso di Photoshop da parte delle grandi aziende di moda e l’elogio della magrezza nella percezione corporea di adolescenti e giovani adulti? Ma soprattutto, si stanno prendendo iniziative per contrastare il fenomeno? Nella sua tesi di laurea, Greta Brusciano tratta la correlazione tra disturbi alimentari e moda.
Autrice : Greta Brusciano
Università : Università “La Sapienza” (RM)
Facoltà : Lettere e Filosofia
Titolo tesi : “Valore e simbologia del peso”
Qual è l’argomento della tua tesi ?
La mia tesi tratta dei disturbi alimentari nel settore moda. L’obiettivo è stato quello di analizzare oggettivamente la responsabilità del fashion system nella diffusione di patologie come l’anoressia nervosa. Nel corso dell’elaborato ho analizzato le cause scatenanti di tali malattie e i canoni estetici proposti dalla società (diventati sempre più stringenti con il passare dei secoli). Ho potuto così concludere che il mondo della moda, a cui non si può tuttavia attribuire la totalità della “colpa”, ha sicuramente avuto (e ha tutt’ora) un ruolo determinante nell’aumento dei pazienti, sempre più giovani, affetti da disturbi alimentari. Anche l’utilizzo – e l’abuso – di piattaforme come “Photoshop” (spesso utilizzate diffusamente e in modo scorretto dalle grandi aziende di moda) possono acuire l’insoddisfazione generale verso il proprio corpo. Per finire, ho delineato una serie di soluzioni etiche adottate da alcune aziende di moda con lo scopo ultimo di contrastare queste malattie.
Perché hai scelto questo tema ?
Perché io stessa ho dovuto affrontare una grande battaglia con il mio corpo. Ho sofferto per anni di anoressia nervosa e con questa tesi ho voluto in qualche modo denunciare la tossicità dei canoni estetici dominanti nel settore moda, ma anche sfatare alcuni miti legati al mondo del fashion. L’anoressia è una malattia estremamente complessa, che a differenza di quanto comunemente si pensi non riguarda solo la percezione dell’aspetto esteriore. Addossare tutta la colpa al fashion (per quanto abbia un ruolo tristemente importante nello sviluppo dei disturbi alimentari) sarebbe semplicistico e controproducente.
Quale suggerimento daresti a un* collega laureand* che sta per approcciarsi alla stesura della sua tesi ?
Scegli un tema di cui parleresti per ore! Lascia che la curiosità prenda il sopravvento, fatti più domande possibili e cerca le risposte, ovunque siano. Crea qualcosa di unico che ti rappresenti davvero. E non abbatterti nei momenti “no”: capitano a tutti, e la soddisfazione sarà tanto più grande quanto più faticoso e impegnativo è stato il percorso.
Quale copertina hai scelto per rilegare il tuo lavoro, e perché ?
Ho scelto una Setosa Bordeaux Imperiale con stampa Oro Metallizzato, perché volevo qualcosa di davvero elegante e che mi rappresentasse. Amo il rosso, e sono convinta che sia il colore che meglio simboleggia il fuoco della vita.
Sceglieresti nuovamente il corso di laurea che hai frequentato ?
Sì, lo sceglierei di nuovo, nonostante io abbia capito che la mia vera vocazione sia un’altra.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di Università, quale consiglio ti daresti, con l’ottica di poi ?
Vivitela con più serenità, e non correre solo per stare al passo con gli altri! A ognuno il suo tempo. Il destino ha sempre un piano in serbo per noi, e se le cose non vanno esattamente come ci eravamo prefissati… poco importa. Ci sono sempre una ragione e un senso di fondo, bisogna imparare ad accettare ciò che viene con leggerezza.
Vorresti saperne di più sull’argomento? Scrivici una mail 🙂
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