Sara Esposito e la sua Storia di Tesi

Tutte le volte in cui una delle nostre Storie di Tesi parla di turismo… a noi scatta un’immensa voglia di viaggio e di scoperta.
Questa di Sara pare pure una meta raggiungibile (Biella) quindi… chi lo sa che ci scappi pure un week-end fuoriporta per noi grazie alla sua tesi di laurea!

Università degli Studi della Valle d’Aosta – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali

Titolo: COMUNICARE LE DESTINAZIONI TURISTICHE, TRA SEMIOTICA, WEB 2.0 E DESTINATION MARKETING: IL CASO BIELLATURISMO

Autore: Sara Esposito

Di cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi parla della comunicazione turistica e di come viene comunicata la destinazione turistica, con un focus sul web 2.0 e uno studio di caso: ho analizzato la comunicazione turistica della provincia di Biella, dove vivo.

Perché hai voluto toccare questo argo­mento, che conclusio­ni hai tratto?
Ho voluto trattare questo argomento dopo aver seguito le lezioni del mio corso di Metodi e prassi della comunicazione, dove abbiamo visto come tutto, all’interno di un messaggio di comunicazione di una destinazione turistica, abbia un significato ben preciso e possa attirare un differente tipo di visitatore. Ovviamente questo fa capire quanto diventi importante comunicare efficacemente per il successo della destinazione. Sono riuscita a trarre delle conclusioni soprattutto riguardo alla comunicazione turistica a Biella, e cioè che la provincia ha moltissimo da offrire e si sta investendo moltissimo per la comunicazione turistica, ma purtroppo il territorio è vittima di infrastrutture scadenti (basti pensare che in tutta la provincia non passa nessuna autostrada, e dalla stazione ferroviaria di Biella partono treni solo per Novara e per Santhià) e della sua giovane età (la provincia di Biella è stata scorporata da quella di Vercelli a inizio anni Novanta). Solo migliorando le infrastrutture e facendo conoscere il territorio non solo all’esterno, ma anche all’interno, ai biellesi stessi, si potranno fare concreti passi avanti per lo sviluppo del turismo nella zona.

In futuro continu­erai ad approfondirl­o?
Sicuramente continuerò a seguire il tema, anche perché comunicazione e turismo sono due temi che mi appassionano.

Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro profess­ionale, e in che mod­o?
Onestamente non ne sono sicura, anche perché al momento lavoro nell’ufficio commerciale estero di un grande lanificio della provincia, dunque il mio lavoro con l’ambito turistico c’entra poco… ma chissà, mai dire mai!! E comunque le competenze comunicative servono sempre, a prescindere, in qualsiasi luogo di lavoro.

Quale consiglio daresti ad un collega laureando per prepa­rare la sua tesi?
Inizia per tempo, almeno con la scelta del tema e la ricerca delle fonti! Così riuscirai a redigere la tua tesi con meno stress e in maniera più proficua. Per la mia tesi, dal momento della scelta del tema a quello della laurea, sono serviti 14 mesi… però mi sono valsi un 110 e lode!

Il tuo corso di laurea che figura pro­fessionale forma? Do­ve potresti lavorare?
Il mio corso di laurea appartiene alla classe delle lauree in mediazione linguistica, ma in realtà ha poco a che fare con questo campo. Forma figure altamente professionali ed internazionali (grazie allo stage all’estero obbligatorio e alle lezioni pratiche) in grado di lavorare nel settore turistico, della comunicazione, nel commerciale di grandi aziende…anche perché ti prepara molto bene sia sulle scienze turistiche, che sulla comunicazione, senza dimenticare l’economia, uno dei pilastri del nostro corso! Io ad esempio lavoro già nell’ufficio commerciale di una grande azienda, e curo i rapporti con i clienti esteri (Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Cina, Hong Kong), ma la mia formazione mi permetterebbe anche di lavorare nel marketing, nel customer support, nell’accoglienza turistica e settore alberghiero, nella comunicazione interna ed istituzionale… avrei l’imbarazzo della scelta!

Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?
TUTTA LA VITA!!! Non credo esista un corso in Italia che ti forma in questo modo per il mondo del lavoro, nonostante sia una laurea triennale. Oltre al fatto che i professori sono veramente competenti, l’anno obbligatorio in Francia, il doppio diploma e lo stage obbligatorio all’estero danno una marcia in più, e fanno gola a molti recruiter. Si, lo risceglierei, e lo consiglio a tutti coloro che vogliono studiare lingue, ma applicandole a qualcosa di più pratico della letteratura.

Dato che siamo curiosi abbiamo dato una sbirciata a Biellaturismo e chissà che ci si incroci nei prossimi fine settimana 🙂

Grazie Sara per le tue risposte e un caloroso in bocca al lupo per tutto da parte di noi di Atuttatesi e Tesi24.

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