Katia Munaretto e la sua Storia di Tesi

Errare è umano. Ma talvolta… può essere fatale e l’errore può avere danni difficili da limitare. Ecco perchè bisogna prepararsi al meglio, studiare molto e non stancarsi mai di imparare. Soprattutto in ambito sanitario, quando si ha a che fare con le vite delle persone.

Ma vediamo insieme quali possono essere gli errori in cui può incorrere un operatore sanitario che ha a che fare con i farmaci (tratto dal sito Nurse24.it)

Quali sono gli errori a cui si può andare incontro?

  • errore di prescrizione, interessa sia la decisione di prescrivere un farmaco sia la scrittura della prescrizione;
  • errore di trascrizione/interpretazione della terapia medica, interessa l’errata comprensione della totalità o anche solo di parte della prescrizione medica e/o delle abbreviazioni e della scrittura;
  • errore di allestimento, interessa la fase di preparazione o di manipolazione del farmaco prima della somministrazione (es.: diluizione non corretta, mescolanza di farmaci incompatibili), può accadere sia quando il farmaco è preparato dagli operatori sanitari sia quando è preparato dal paziente stesso;
  • errore di distribuzione, interessa la fase in cui il farmaco viene distribuito dalla farmacia alle unità operative o ai pazienti;
  • errore di somministrazione, comprende la preparazione, il controllo e la somministrazione, il monitoraggio dell’efficacia del trattamento, la registrazione degli eventi avversi e l’informazione del paziente riguardo al farmaco che sta assumendo.

Ipotizzare e attuare delle procedure di controllo e limitazione dell’errore è ormai una parte fondamentale del lavoro degli infermieri. Katia ne è convinta e ne ha fatto l’argomento della sua tesi di master I livello.

Autore: Katia Munaretto

Titolo della tesi di master: Diluizione dei farmaci in Terapia Intensiva: indagine descrittiva nelle Terapie Intensive dell’Emilia Romagna.

Università degli Studi di Bologna – Scuola di Medicina e Chirurgia

Master I Livello in Infermieristica in Area Critica

Ho 30 anni, mi sono laureata in scienze infermieristiche nel 2009 e dal 2010 lavoro in Terapia Intensiva in un ospedale in provincia di Venezia. Amo profondamente il mio lavoro, conoscere, proporre novità, informarmi e formarmi continuamente.

Per questo motivo 2 anni fa ho deciso di iscrivermi al Master di I livello in Infermieristica in Area Critica a Bologna.
Dopo aver acquisito sicurezza nel lavoro pratico in questi 7 anni avevo bisogno di sentirmi più sicura anche sulle conoscenze per lavorare con più cognizione di causa.

Sono stati 2 anni molto impegnativi perché tra i turni al lavoro, i pochissimi riposi, la frequenza obbligatoria alle lezioni e le tantissime ore di tirocinio è stato davvero impegnativo destreggiarsi. 

Ma ce l’ho fatta e sono molto contenta di aver prodotto questo lavoro che spero di poter pubblicare e portare avanti.

Gli errori farmacologici rappresentano una rilevante percentuale di tutti gli errori che avvengono in ambiente sanitario. Quasi la metà degli errori farmacologici accaduti nelle Terapie Intensive avviene durante la preparazione dei farmaci, a causa di omissioni e di dosaggi errati, i quali rappresentano i più frequenti errori. Il setting delle Terapie Intensive fornisce assistenza ai pazienti più critici, che ricevono molteplici infusioni di medicinali alcuni dei quali potenzialmente rischiosi, il che è associato a rischi significativi per eventi avversi e gravi errori.

L’obiettivo della ricerca è quello di analizzare dal punto di vista clinico e di gestione del rischio quali sono le differenze nella diluizione di alcuni farmaci di uso comune nelle Terapie Intensive (inotropi, analgesici, sedativi) al fine di proporre un percorso di standardizzazione come previsto dalla più aggiornata letteratura internazionale.

Ringraziamo Katia per il suo contributo e se vuoi contattarla per maggiori informazioni sul suo lavoro di Tesi clicca qui

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