Epica germanica e manoscritti antichi: uno studio filologico sul Nibelungenlied
L’epica germanica ha lasciato tracce preziose nella letteratura europea, e tra queste spicca il Nibelungenlied, poema epico medievale tedesco. Nella sua tesi di laurea, Silvia Lucia analizza un manoscritto frammentario custodito a Basilea per comprendere come anche una porzione minima di testo possa cambiare radicalmente l’interpretazione dell’opera. Un lavoro che unisce filologia, passione per la cultura germanica e attenzione ai dettagli testuali, firmato da una studentessa profondamente legata a queste tematiche.
Storia di Tesi di Silvia Lucia
Autrice : Silvia Lucia Lazzari
Università : Università degli Studi di Verona
Facoltà : Lingue e Letterature Straniere
Corso di laurea : Lingue e letterature per l’editoria e i media digitali
Titolo tesi : Basel Universitätsbibl., Cod. N I 1, 99A. Edizione diplomatica e interpretazione di un frammento del Nibelungenlied
Qual è l’argomento della tua tesi?
La mia tesi analizza il poema epico tedesco Nibelungenlied, concentrandosi sulle strofe del ventiduesimo âventiure, come sono tramandate nel frammento manoscritto Cod. N I 1, 99A, custodito presso la Biblioteca Universitaria di Basilea. Ho realizzato un’edizione semi-diplomatica di questo frammento, confrontandolo con un’edizione critica moderna. Lo scopo è stato mettere in luce le varianti testuali e comprenderne l’impatto sull’interpretazione complessiva dell’opera.
Perché hai scelto questo tema?
Era l’unico tema capace di unire tutte le mie passioni. Fin da piccola sono stata affascinata dalle lingue e culture straniere, specialmente quelle germaniche. Durante il corso di “Introduzione alla filologia germanica”, mi sono innamorata del Nibelungenlied. In più, ho sempre amato la codicologia e la letteratura mitologica. Questa tesi è stata per me la sintesi perfetta tra studio e passione.
La frase che meglio rappresenta il tuo lavoro?
“In sintesi, questa tesi ha dato prova di come un manoscritto frammentario possa diventare la chiave di volta per comprendere la complessità di un’intera opera epica, attestando come sempre più spesso sia il pezzo più piccolo di un mosaico ben più grande a creare un’immagine straordinaria”.
Un consiglio per chi sta per scrivere la tesi?
Scegliete un tema che vi appassiona davvero. È l’unico modo per restare motivati nei momenti difficili. Poi verificate che ci sia sufficiente bibliografia: serve avere delle buone basi da cui partire. Infine, vivete questo momento appieno: è intenso, spaventoso, ma unico e irripetibile.
Sceglieresti di nuovo il tuo corso?
Assolutamente sì! L’ho adorato. È un percorso pluridisciplinare che mi ha permesso di coltivare la mia passione per le lingue senza rinunciare al sogno di proseguire con una magistrale in giornalismo. Mi ha aperto tante strade e ha confermato le mie scelte.
Quali sbocchi professionali offre il tuo corso?
Il mio corso permette di lavorare in diversi ambiti culturali ed editoriali: biblioteche, archivi, organizzazione di eventi, mediazione linguistica, digitalizzazione dei beni culturali, gestione di cataloghi. Inoltre, consente di proseguire con percorsi magistrali in linguistica o comunicazione.
Che copertina hai scelto per la tua tesi?
Ho scelto una Naturale Acero Rosso con stampa Bianco Opaca. Cercavo qualcosa di unico, come il tema della mia tesi. Le venature in legno mi ricordavano l’antichità e la solidità dell’epica del Nibelungenlied, mentre il rosso bordeaux era lo stesso della mia facoltà.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di Università?
Mi direi di credere di più in me stessa. Di non paragonarmi agli altri e affrontare tutto con più serenità. Avevo tutte le carte in regola per farcela, solo che non lo sapevo ancora. Oggi, glielo direi forte e chiaro alla me di allora.
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