Musica consolatrice - Storia di Tesi di Marco Ceccarelli
Storia di Tesi di Marco Ceccarelli
Autore: Marco Ceccarelli
Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
Titolo: Il Problema Elastico dalla Natura delle Forze Elastiche alla Progettazione agli Elementi Finiti

La Storia di Tesi di Marco Ceccarelli racconta di come sia possibile raggiungere gli obiettivi prefissati con passione e impegno. Il tempo speso per formarsi e imparare è sempre tempo speso al meglio, ne varrà sicuramente la pena! Noi purtroppo ci abbiamo capito poco sulla teoria dell’elasticità, argomento della sua tesi, quindi lasciamo a lui il “compito” di raccontarcela.

Di cosa tratta la tua tesi? 

La mia tesi tratta della teoria dell’elasticità, secondo 3 fasi: prima attraverso una ricerca storico-epistemologica sul cosiddetto “modello molecolare classico”, con le riflessioni dei principali autori europei. Poi, nei limiti del problema elastico piano, mediante un parallelo interdisciplinare fra le soluzioni esatte e quelle approssimate agli elementi finiti (quest’ultime ottenute con l’ausilio di un software di simulazione ingegneristica). Infine, tramite un personale contributo innovativo sull’effetto intaglio dovuto alla presenza d’inclusioni circolari rigide nelle lastre idealmente seminfinite soggette a prove di trazione.

Per saperne di più sulla teoria dell’elasticità, leggi qui.

Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?

Ho voluto toccare quest’argomento perché amo creare simulazioni che testino le caratteristiche meccaniche dei corpi e, in questo caso, ho fatto anche richiami storici. Ho tratto molte conclusioni, fra cui la seguente: in letteratura è già noto il grafico del fattore d’intaglio in particolari lastre forate. Tuttavia, in questa tesi l’ho integrato aggiungendo il caso in cui in luogo dei fori ci siano inclusioni circolari rigide.

In futuro continuerai ad approfondirlo?

Sì, il relatore mi ha proposto una pubblicazione scientifica nell’ambito della quale approfondiremmo ulteriormente il caso analizzato per via sperimentale nella tesi.

Pensi che la tesi ti sarà utile per il tuo futuro professionale, e in che modo?

Certamente contribuirà a fare curriculum, benché la sua utilità sia ridimensionata da ciò che ho in mente per il mio futuro. Il relatore mi ha proposto un Dottorato di Ricerca a Liegi ed uno a Nantes nell’ambito della Meccanica delle Strutture (materia della tesi), ma sto preferendo continuare la mia formazione in un’ottica più professionalizzante che accademica. Infatti, sto seguendo un Master Universitario di II Livello nell’ambito del Management dell’Innovazione e delle Nuove Tecnologie a Roma.

Quale consiglio daresti ad un collega laureando per preparare la sua tesi?

Anzitutto di anticiparsi coi tempi, perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.

Il tuo corso di laurea che figura professionale forma? Dove potresti lavorare? 

Il mio Corso di Laurea Magistrale forma una figura che dovrebbe avere un approccio al problem solving tale da poter lavorare in qualsiasi ambito nell’Ingegneria Meccanica.

Sceglieresti di nuovo il corso che hai frequentato?

Diciamo che la scelta del Corso di Laurea Magistrale che ho frequentato è la naturale conseguenza del Corso di Laurea frequentato prima. Considerando la scelta universitaria nel suo complesso, la risposta è “sì con riserva”. Questa riserva la scioglierò fra qualche anno, quando avrò appurato se i sacrifici fatti in questi anni abbiano dato i loro frutti.

Io ho dedicato quasi interamente allo studio quelli che in molti descrivono come gli anni più belli della propria vita. Spero ne sarà valsa la pena… anzi, per non concludere con una punta di amarezza questa intervista: sono convinto ne sarà valsa la pena! Grazie.

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