Prosumerismo nella tesi di Eleonora Mantovani

Prosumerismo? Eleonora, neolaureata in sociologia presso l’Università degli Studi di Bologna, ci spiega cos’è e come ha sviluppato questa tematica nella sua tesi di laurea.

La mia tesi tratta di un primo approccio al Prosumerismo.

Prosumer è una parola presa dalla lingua inglese. È formata dalla parola producer o professional e dalla parola consumer ed assume un significato diverso a seconda del contesto. In generale, ci si riferisce ad un “utente” con un ruolo più attivo nelle fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo di un prodotto.

Una visione del cammino del Prosumerismo attraverso la storia e la visione dei vari sociologi che hanno affrontato il tema. L’affermazione del Prosumerismo messo in evidenza dai vari esempi esplicati sia nel campo della filosofia, sociologia e in ambito commerciale. Il tutto immerso nel web 2.0 ed oltre.
E noi, che siamo curiosi per natura, abbiamo approfondito (grazie Wikipedia):

Nel libro, The Third Wave, del 1980, il futurologo Alvin Toffler coniò il termine “prosumer” quando predisse che il ruolo di produttore e consumatore avrebbe cominciato a fondersi e confondersi (sebbene ne parli già nel libro Future Shock dal 1970). Toffler immaginò un mercato fortemente saturo dal momento in cui la produzione di massa di merci standardizzate cominciava a soddisfare domande basiche dei consumatori. Per continuare l’incremento dei profitti, le aziende avrebbero avviato un processo di personalizzazione di massa, cioè la produzione massiva di prodotti altamente personalizzati.

Tuttavia per raggiungere un alto livello di personalizzazione era necessario che i consumatori prendessero parte al processo soprattutto nel definire le caratteristiche estetiche progettuali dei prodotti. In un certo senso è semplicemente un’estensione del tipo di legame che si configura fra persone benestanti e certi fornitori di servizi professionali da sempre (come gli architetti) […]

Più recentemente, nel Cluetrain Manifesto si afferma che ” i mercati sono conversazioni” intendendo che con la Rivoluzione Digitale si assiste nella New Economy all’evoluzione da consumatore passivo… a prosumer attivo. Per esempio, Amazon.com si è affermata come azienda protagonista nel e-commerce anche grazie alla sua abilità di costruire legami con i clienti basate sul dialogo piuttosto che sulla vendita del singolo prodotto. Amazon supporta la collaborazione informativa fra i clienti e offre spazio per contribuire al suo sito nella forma di recensioni di tipo librario.

E tuttavia, la personalizzazione di massa non ha ancora preso piede in molti settori del commercio. La maggior parte dei consumi continua ad essere passiva e passivizzante.

Perchè hai scelto questo argomento per la tua tesi di laurea?
Ho trovato questo argomento perfettamente inserito nel tempo odierno e anche un primo impatto di una trasformazione degli utenti web nel futuro. Un argomento che mi ha interessato e stimolato nei miei studi. 
Consigli per futuri laureandi?
Raccogliere più informazioni possibili sull’argomento in pubblicazioni inerenti
– Orientarsi anche nel mondo internet che permette di accedere a molte informazioni
– Eseguire il tutto in collaborazione con il professore scelto
Ingredienti di una ricetta che promette ottimi risultati! 🙂
Ringraziamo Eleonora per le spiegazioni e… in bocca al lupo!

 

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