Donazione di cellule staminali dal cordone ombelicale? Pare un argomento lontano e invece… è più vicino ad ognuno di noi di quanto possiamo immaginare.

Leggendo la Storia di Tesi di Angelica abbiamo pensato che, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a creare informazione intorno a questo argomento così abbiamo dato un’occhiata in giro 🙂

Sul sito di AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie- Linfomi e Mieloma ONLUS) abbiamo trovato alcune informazioni utili:

Al momento della nascita di un figlio, una mamma può salvare un altro bambino attraverso la donazione del sangue del cordone ombelicale.
Il cordone contiene sangue ricco di cellule staminali, che sono in grado di generare miliardi di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, elementi fondamentali del sangue.
Donare il sangue del cordone ombelicale vuol dire, quindi, sfruttare le potenzialità di queste cellule.
Questo sangue può essere impiegato, in sostituzione delle cellule staminali del midollo osseo, nella cura della leucemia e di altre malattie.

Università degli Studi di Catania
Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie Avanzate
Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche

La donazione delle cellule staminali da cordone ombelicale:

un gesto che salva la vita

Autore: Angelica Calabrese

CHI PUO’ DONARE:

Tutte le mamme che non abbiano avuto una gravidanza a rischio e che abbiano concluso la 34esima settimana di gravidanza.
Il prelievo può essere effettuato sia dopo il parto naturale che dopo il taglio cesareo.

Le donne che non siano portatrici di malattie ereditarie e che non abbiano contratto infezioni durante la gravidanza.

Le donne che non abbiano avuto malattie infettive come l’Epatite e l’Aids.

Le donne che non abbiano avuto un parto con complicanze particolari, come la sofferenza fetale acuta.

 

La mia tesi tratta della donazione delle cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale al momento del parto. Queste staminali vengono trapiantate a scopo terapeutico in bambini malati di malattie ematiche come leucemie, linfomi ecc..

 

Dalla tesi ho constatato che purtroppo in Italia c’è ancora poca informazione e conoscenza su questo tipo di donazione, le madri non sono adeguatamente informate e nel 98% dei casi il cordone ombelicale viene gettato subito dopo il parto, invece è una preziosa risorsa per salvare la vita a molti bambini.

 

Sul sito di AIL si trovano moltissime informazioni interessanti che aiutano a rendere questo argomento una parte delle nostre vite. E ciascuno di noi può fare qualcosa 🙂

Ma torniamo alla Storia di Tesi di Angelica che ci ha permesso di avvicinarci a questo argomento (e se diventeremo mamme o papà… non ce lo dimenticheremo!)

Non so se in futuro approfondirò questo argomento, tutto dipende dal reparto in cui andrò a lavorare. Lo stesso vale per quanto riguarda il mio futuro professionale: se lavorerò in neonatologia o in sala parto è ovvio che l’argomento da me scelto mi aiuterà a svolgere determinate competenze infermieristiche, quali effettuare il prelievo dal cordone ombelicale o informare le future madri sui benefici nel donare le staminali cordonali.

Ad un laureando consiglierei innanzitutto di scegliere un argomento che lo appassiona particolarmente perchè la motivazione è maggiore e il risultato finale è più soddisfacente. Inoltre è importante fare un lavoro ordinato e la successione dei capitoli deve avere un filo logico in modo tale che chi la legge capisca e catturi in pieno l’argomento cardine della tesi.

Il mio corso di laurea forma infermieri professionali, è una laurea abilitante pertanto subito dopo la laurea e l’iscrizione all’albo puoi lavorare sia in ospedali pubblici che privati o in libera professione con la partita iva.

Sceglierei nuovamente questo corso di laurea perchè fai molto tirocinio e capisci subito se è un lavoro adatto a te. Non è facile arrivare alla laurea perchè bisogna avere molta motivazione e determinazione, ma se credi in questo lavoro non ti ferma nessuno.

Vuoi contattare Angelica per maggiori informazioni sul suo lavoro di tesi? Clicca qui

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