L’integrazione delle persone con disabilità nello sport è un tema di fondamentale importanza, poiché va oltre la mera partecipazione a competizioni o attività fisiche. La dimensione dello sport diventa un veicolo potente per promuovere l’inclusione, la diversità e la consapevolezza della capacità umana in tutte le sue sfaccettature.
È l’argomenti di tesi di Raffaele.
Autore: Raffaele Napolitano
Università San Raffaele di Roma – Corso di Studio in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate LM-67
Titolo: Disabilità e inclusione nello sport
Di che cosa tratta la tua tesi?
La mia tesi esplora il delicato equilibrio tra l’inclusione di persone con disabilità nel contesto scolastico e sportivo.
Analizzo la definizione evolutiva della disabilità, considerando gli sviluppi normativi internazionali e nazionali.
Inoltre, approfondisco il ruolo fondamentale degli insegnanti e degli operatori sportivi nell’implementare pratiche educative e sportive inclusive.
Una parte dell’elaborato è dedicata alla Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) e al suo impatto sulla qualità di vita di individui con disabilità.
Perché hai voluto toccare questo argomento, che conclusioni hai tratto?
La scelta di questo argomento è scaturita dalla mia esperienza diretta con persone con disabilità. Lavorando come docente di scienze motorie e personal trainer, ho riconosciuto l’importanza di creare ambienti inclusivi che favoriscano la partecipazione di tutti.
La passione per migliorare la qualità di vita attraverso l’educazione e lo sport ha guidato la mia scelta, mirando a contribuire al dibattito sull’inclusione e alla promozione di pratiche più accessibili.
Quale consiglio daresti a un collega laureando per preparare la sua tesi?
Consiglierei di selezionare un argomento che sia in sintonia con le proprie passioni e ambizioni professionali. La ricerca richiede tempo e impegno, quindi è fondamentale affrontare un tema che susciti un reale interesse. Inoltre, suggerirei di iniziare la ricerca in anticipo, collaborando attivamente con il supervisore e mantenendo aperta la comunicazione durante tutto il processo.
Che rilegatura hai scelto per la tua tesi e perché?
Ho optato per una rilegatura tradizionale con un colore poco noioso, ritenendo che la sobrietà metta in evidenza il contenuto della tesi.
Una presentazione pulita e professionale facilita la lettura, consentendo al lettore di concentrarsi sulle informazioni senza distrazioni visive.
Sceglieresti di nuovo il corso di laurea che hai frequentato?
Sì, rifarei la stessa scelta.
Il mio corso di laurea mi ha fornito una solida formazione, combinando conoscenze teoriche con esperienze pratiche. L’approccio multidisciplinare e le opportunità di apprendimento pratico hanno arricchito il mio percorso accademico, preparando in modo eccellente per la mia carriera.
Se potessi tornare al tuo primo giorno di università, quale consiglio daresti al te stess* dell’epoca?
Consiglierei al mio io del passato di essere aperto a nuove opportunità e di sfruttare appieno le risorse disponibili. L’università offre, non solo un percorso accademico, ma anche una piattaforma per esplorare interessi personali e costruire reti professionali. Lavorare in modo proattivo e collaborativo avrebbe arricchito ulteriormente la mia esperienza universitaria.
Anche Patrizia nella sua tesi presenta delle soluzioni per rendere più inclusivo l’apprendimento a persone che soffrono di DSA. Leggi qui.