I diritti umani sono universali? Erika Maurizio ne parla nella sua tesi di laurea in filosofia e ne fa occasione per una profonda riflessione che sicuramente arricchisce il suo percorso formativo e di vita facendo del lavoro di tesi un’importante occasione di crescita.
Università degli Studi di Milano – Facoltà di Studi Umanistici
Corso di laurea triennale in Filosofia
Autore: Erika Maurizio
Titolo: L’universalità dei diritti umani, e i suoi limiti, nel dibattito contemporaneo
La mia tesi tratta il principio di universalità dei diritti umani che spesso e volentieri risulta ambiguo. Nelle Dichiarazioni universali, i diritti umani vengono da subito proclamati come universali, quindi propri di ogni individuo senza tenere conto dello Stato di appartenenza, del sesso, del genere e così via. Prestando una maggiore attenzione ai singoli diritti enunciati nella Dichiarazione del 1948 risulta invece chiaro che non tutti i cittadini del mondo possiedono questi diritti. Nel mio lavoro metto quindi a fuoco questa problematica e le sue cause. I diritti umani nascono in Occidente, e quindi è importante monitorarli nella loro espansione in Oriente, affinché non diventino uno strumento di imperialismo culturale, appunto, dell’Occidente ai danni del resto del mondo. Gli uomini non sono tutti uguali, e quindi non possiedono uguali diritti: esistono differenze di genere e culturali che stanno alla base di questa spaccatura. Due Stati aventi due diverse culture, per esempio, molto probabilmente, se non di certo, non possiedono gli stessi valori e non hanno bisogno delle stesse cose (nemmeno degli stessi diritti). Ci sono aree in cui le persone non sono ancora pensate come individui autonomi, bensì come individui soggetti a rapporti famigliari, di casta, di clan.
Ho deciso di trattare questo argomento perché i valori di solidarietà e uguaglianza fanno parte di me. È un argomento delicato, quello dei diritti umani, ma anche molto attuale. Quando si vuole fare del bene si tende ad essere poco concreti: questo lavoro mette in luce aspetti dei diritti umani che rimangono molto spesso nascosti, ed è bene conoscerli.
Questo campo mi interessa molto, ed è per questo che ho deciso, adesso che mi sono laureata, di affrontare una specialistica che mi permetta di conoscere le culture di tutto il mondo. Da Filosofia, infatti, passerò a Scienze antropologiche ed etnologiche.
Mi piacerebbe lavorare nel campo delle migrazioni. In questo caso una buona base di storia dei diritti umani mi tornerà utile, se non indispensabile.
Il consiglio che mi sento di dare ad un laureando è di trovare un argomento che gli interessi (e anche parecchio). Purtroppo nel mio Ateneo per alcuni docenti c’è la fila, quindi spesso va a finire che un laureando sceglie un’altra materia non per interesse, ma per essere sicuro di laurearsi. Scrivere la tesi è un lavoro lungo, richiede molte forze e senza un forte interesse è difficile da portare a termine. Inoltre segna la chiusura del tuo percorso: impegnati, ne sarai molto orgoglioso!
Il corso di laurea in filosofia, abbinato alla laurea specialistica e ad alcuni crediti particolari, offre l’accesso all’insegnamento. Anche se questo è lo sbocco lavorativo più in voga, la laurea in filosofia si sta facendo largo e sono molteplici i settori in cui un laureato in filosofia può lavorare: formazione e comunicazione culturale, editoria, promozione della cultura, pubblica amministrazione.
Con il senno di poi, sceglierei un corso di studi più affine alle mie esigenze, ma è anche vero che le esigenze si maturano nel tempo e variano sempre, quindi dovendo ricominciare da zero… probabilmente si, lo farei di nuovo. Filosofia offre una buona base per orientarsi nelle problematiche di qualunque genere.
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Un caloroso saluto ad Erika da parte di tutti noi di Tesi24 e Atuttatesi… che questa passione per il genere umano possa essere una fidata compagna di viaggio della tua vita!