Maria Laura e la rabbia dei bambini

Ti capita mai di arrabbiarti durante la stesura della tesi di laurea? Relatori che non rispondono, computer che non ne vogliono sapere di seguire diligentemente le nostre barbare indicazioni, e quella maledetta tabella che ogni volta mi sballa le impostazioni dell’impaginazione… ecco a me è successo molte volte di arrabbiarmi durante quel periodo catartico! E a te?

Ci sono le grandi arrabbiature e quelle che passano nel tempo di una folata di vento ma non avevo mai pensato al fatto che anche quando siamo piccoli ci arrabbiamo (e moltissimo talvolta). Poi mi sono imbattuta nella tesi di Maria Laura e allora ho dato una sbirciata in giro e ho chiesto delucidazioni alla neodottoressa.

La rabbia è una emozione tipica, considerata fondamentale da tutte le teorie psicologiche. Essendo un’emozione primitiva può essere osservata sia in bambini molto piccoli che in specie animali diverse dell’uomo.

Insieme alla gioia e al dolore, la rabbia è una tra le emozioni più precoci.
Essendo l’emozione la cui manifestazione viene maggiormente inibita dalla cultura e dalle società attuali, molto interessanti risultano gli studi evolutivi, in grado di analizzare le pure espressioni della rabbia, prima cioè che vengano apprese quelle regole che ne controllano l’esibizione.

Titolo della tesi di Maria Laura Salvi: Che rabbia! Percorso didattico nella scuola dell’infanzia

Università degli Studi di Milano Bicocca – Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”

La sua tesi parla della rabbia proprio nella fascia d’età in cui si frequenta la scuola dell’infanzia (io lo chiamavo asilo… ma questo è un altro argomento!).

Come nasce l’idea di affrontare questo argomento? In un modo che ci piace molto: osservando. I tirocini servono più di quello che talvolta può sembrare (quando non si è relegati a fare solo fotocopie e portare caffè). Maria Laura racconta che proprio durante il tirocinio nasce nella classe che frequenta la necessità di lavorare su questa emozione e sulla competenza emotiva in generale. E dall’idea parte il progetto di tesi. Così tramite un arguto spirito di osservazione e avvalendosi di protocolli osservativi, registrazioni e documentazione scritta viene sviluppato un progetto didattico per i bambini.

Ecco cosa ha imparato Maria Laura:

È giusto che i bambini si arrabbiano ed ognuno lo fa a modo proprio ma quando si ritiene necessario gli adulti devono intervenire proponendo soluzioni alternative e divergenti ai comportamenti che solitamente vengon messi in atto! Con i bambini ad esempio abbiamo realizzato una scatola della rabbia in cui possono soffiare la rabbia e la rinchiuderla quando la provano!

Utile per parlare delle emozioni con i bambini e per renderle accettabili, comprensibili e legittimarne l’esistenza. Rendere onore alle emozioni positive e a quelle negative, che in fondo servono entrambe a farci sopravvivere.
Alla neodottoressa è piaciuto lavorare con le emozioni dei bambini e continuerà a farlo.
Lavorare concretamente su un progetto, su un’idea propria, è il primo obiettivo di una tesi di laurea. Anche questa tesi insomma… è servita!
Maria Laura dà un consiglio ai futuri laureandi:
“Concentrarsi sugli aspetti che ritengono importanti per il proprio futuro, selezionando i criteri anche in relazione ai propri interessi senza inglobare cose inutili”. 
Auguriamo a Maria Laura un futuro radioso, di arrabbiarsi talvolta ma non troppo e di poter iniziare presto a fare il lavoro che ha scelto di fare! In bocca al lupo da parte di tutti noi!

Vuoi qualche informazione in più sulla sua tesi di laurea? Contatta Maria Laura.

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