Autoritarismo nella storia politica di oggi? Se esiste… siamo capaci di riconoscerlo? Una Storia di Tesi molto profonda che profuma di attenzione ai diritti umani (che non vanno mai dati per scontati), timore che vecchie tragedie si ripresentino silenziosamente accettate da noi, terrore di regimi autoritari di oggi. Ma c’è anche spazio per la speranza secondo Federica Agrò.
Autore: Federica Agrò
Università degli Studi di Milano – Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali
Corso di laurea magistrale in Scienze Politiche e di Governo
Titolo: RICONOSCERESTE L’AUTORITARISMO? Dai percorsi della memoria ai nuovi muri.
La mia è una tesi magistrale in Filosofia politica e tratta dell’incapacità delle popolazioni occidentali di avvertire la rinascita degli autoritarismi all’interno delle nostre società.
Ho voluto trattare quest’argomento perché mi è molto a cuore la tutela dei diritti umani e la creazione di muri anti-migranti nello scorso anno, insieme a discorsi populisti che incitano all’odio, hanno acceso in me un forte malessere insieme ad un brutto presentimento: la possibilità che orrori come quelli accaduti durante la seconda guerra mondiale possano ripetersi. Il mio studio, purtroppo, mi ha condotto ad una risposta poco piacevole. Vi è una forte possibilità che la nostra società ricada in un regime autoritario e noi tutti viviamo una cecità funzionale che non ci permetterà di impedirlo. In mezzo a tutto questo realismo catastrofico ho lasciato spazio a due strumenti di speranza.
Proprio su questi due elementi vorrei poter basare i miei studi futuri (spero di ottenere un dottorato in studi politici il prossimo anno).
Se dovessi riuscire nel mio intento la mia tesi sarà un ottimo punto di partenza per il mio futuro professionale, in caso contrario sono comunque felicissima di avervi dedicato sei intensissimi mesi della mia vita.
Un consiglio che mi sento di dare a chiunque stia intraprendendo la propria tesi è di innamorarsi dell’argomento e di non tralasciare le sfumature, sono quelle le scoperte che possono fare la differenza.
Il mio corso di Laurea è in scienze politiche e di governo, forma dirigenti delle amministrazioni pubbliche e collaboratori in istituzioni sovranazionali o ONG. Inoltre, essendo molto teorico, incanala, come nel mio caso, nella carriera accademica.
Sceglierei sempre il corso che ho fatto, mi ha fatta crescere, innanzitutto a livello umano, sono una persona totalmente diversa da quella che ero all’inizio e, soprattutto, mi ha dato uno scopo da perseguire.
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