Felice Russo e la sua Storia di Tesi

Università degli Studi di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali

Corso di laurea in Culture e Tecniche della Moda

Questa Storia di Tesi “parla” un po’ a tutti noi che passiamo ore ed ore davanti ai nostri pc e con il cellulare sempre tra le mani. Una Storia di studio approfondito e appassionato di questo mondo di online fatto di un modo diverso di esprimere vicinanza e cercare rapporti umani.

Titolo: NESSUN GRADO DI SEPARAZIONE. L’AMICIZIA ONLINE. POSSIBILE, REALE, CONCRETA? Analisi psico-etnosociologica di un caso di amicizia online all’interno di un fandom, in un social come Facebook.

Autore: Felice Russo

La mia tesi è una ricerca sperimentale psico-etnosociologica sull’amicizia online. In poche parole ho utilizzato tre grandi rami di studi (Psicologia, Etnologia e Sociologia) per studiare un caso di aggregazione sociale online, prendendo in esame un gruppo su Facebook dedicato al fandom di una serie tv in voga negli anni passati (Glee). Attraverso questo gruppo sono riuscito a studiare ed esporre i vari legami psicologici, sociali e culturali che si vengono a creare tra ragazzi inizialmente sconosciuti e che grazie appunto ad un testo mediale in comune (insieme all’utilizzo di un social così amato tra i giovani e l’uso di varie piattaforme tecnologiche), sono riusciti a diventare dopo un anno e mezzo dall’apertura del gruppo tutti amici.

Inoltre ho anche analizzato la preparazione all’incontro offline tra loro al Gleeffoni, una giornata interamente dedicata a loro (ed a tutti gli altri fan di Glee) dal Giffoni Film Festival. Tramite questo excursus temporale ho affrontato sia i pro che i contro dell’uso del pc e dei nuovi social, parlando anche (attraverso un’intervista fatta ad un ragazzo) dell’IAD (Internet Addiction Disorder).

Ho scelto di trattare questo tema per vari motivi.

Il primo perché amo la sociologia dei nuovi media e fare una tesi in questa materia era un pensiero abbastanza fisso nei tre anni di laurea.

Il secondo è che io stesso sono parte di questa nuova pratica sociale in quanto ho diverse amicizie che sono nate nel web e volevo/voglio che questo fenomeno sia studiato come merita.

Altro motivo è perché sono stato parte attiva del gruppo che ho analizzato, di conseguenza questo mi ha portato a poter creare una tesi sperimentale totalmente nuova in Italia, ovvero: parlare di amicizia online avendo una modalità di ricercatore partecipante attivo (di conseguenza che è stato parte attiva del gruppo per tutto il tempo ed ha vissuto sulla sua pelle tutti i meccanismi che si sono attivati nel gruppo per arrivare all’amicizia). Inoltre il mio esser parte dei nativi digitale ha portato ad un nuovo tipo di analisi, in quanto gli studi sull’amicizia online fino a poco tempo fa venivano realizzati da ricercatori e professori con un’età che non permetteva loro di capire a pieno le meccaniche del/dei social, capire l’importanza della tecnologia nella propria vita avendo vissuto a pieno la rivoluzione sui loro corpi e nella loro identità ed anche perché non riuscivano ad interagire a pieno con il gruppo sociale da studiare. Di conseguenza volevo qualcosa di completamente nuovo che mi permettesse anche di usare questa tesi come biglietto da visita per futuri lavori, ricerche e percorsi di studio.

Sicuramente continuerò ad approfondire questo fenomeno. Ho già in mente di basarmi su tale studio andando ad analizzare un caso ancora più ostico e più complesso per la tesi della mia laurea magistrale (visto che continuerò con lo studio della sociologia, dei nuovi media e della comunicazione sociale e digitale). Ed ho intenzione di continuare a lavorare sempre su questo campo anche nel dottorato che farò in futuro. Nel mio futuro professionale vedo due strade, in quanto fino ai 40 anni voglio lavorare nella comunicazione digitale, nel social media management, nel media planning, nel marketing web ecc… ma visto che le professioni nel campo della comunicazione hanno un enorme ricambio generazionale (in quanto i giovani sono la forza della comunicazione e della pubblicità) dopo aver compiuto più o meno 40 anni intraprenderò la carriera di professore e sicuramente (dopo aver portato a termine il dottorato), una tesi triennale che poi si collegherà con quella magistrale e quella di dottorato mi porterà ad esser visto in modo migliore ed esser visto come un buon ricercatore ed avere, chissà, una cattedra che possa permettermi di affrontare approfonditamente ed insegnare proprio questo ramo della sociologia che tanto mi sta a cuore.

Consigli per la tesi? Beh sicuramente richiederla per tempo, questa è una cosa fondamentale per evitare di dover fare tutto all’ultimo minuto e portare poi un lavoro di cui non si è fieri o sentirti male per lo stress. Però prima di tutto il consiglio che voglio dare è guardarvi allo specchio e capire cosa vi piacerebbe studiare in modo approfondito. Farvi un esame di coscienza e capire cosa volete e come la volete. Una tesi deve parlare di voi, di cosa vi piace, di qualcosa che vi faccia brillare gli occhi quando la studiate. Una tesi può, anzi deve, attingere anche dal background di una persona di conseguenza non limitatevi a scrivere poi una tesi che parla di casi già studiati in lungo ed in largo o di una tesi che sembra il “copia ed incolla” di tantissimi altri libri con una piccola rielaborazione personale.

Ho studiato alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Bologna, il mio corso è quello in “Culture e Tecniche della Moda”.

Le professioni che forma sono tra le più disparate in quanto è l’unico corso di Moda in Italia (pubblico e con una grande eterogeneità di materie e seminari); di conseguenza si può lavorare per aziende di comunicazione digitale e pubblicità, per maison di moda, per case d’abbigliamento pret-à-porter, per uffici stampa, per fotografi professionali, per giornali o web magazine di moda o per imprese fashion nei vari gradi di manager.

Alcuni dei mestieri possono essere: l’archivista di moda, l’organizzatore di eventi di moda, operatore per l’ufficio stile, designer-fotografo fashion, l’art director, il fashion manager nelle sue sfumature (come il discrict manager, il visual, lo store manager…), l’operatore di web marketing per la moda, il media planner, il social media manager, l’operatore per l’ufficio stampa, giornalista-sociologo e critico di moda, fashion stylist…

Sceglierei di nuovo questo corso, senza se e senza ma. Tale scelta è stata una delle più giuste della mia vita perché mi ha migliorato sia sotto il punto di vista personale che umano e lavorativo/di studio.

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