È nei momenti di difficoltà che vengono in mente le soluzioni più creative e innovative.
Questo è quello che pensiamo della soluzione introdotta nel 2012 in Olanda presso il Care Center Humanitas (leggi articolo).
Ci piacerebbe che potessimo pensare ad una convivenza “socialmente utile” anche per gli studenti universitari italiani. Considerando anche il caro-affito, argomento sotto gli occhi dei riflettori in questo periodo di inizio anno accademico.
In pratica, in cambio di 30 ore di lavoro volontario al mese (8 ore/settimana), gli studenti hanno la possibilità di alloggiare nella casa di riposo di Denveter gratuitamente.
In Olanda, gli studenti universitari spendono una media di 366 euro al mese per l’affitto di abitazioni che tra l’altro sono spesso anguste o squallide e sempre più difficili da trovare (questa situazione l’abbiamo già sentita!). Il costo delle case di riposo non è sempre accessibile a tutti (come in Italia del resto) e le sovvenzioni pubbliche per i cittadini anziani andavano calando e così… perchè non unire due esigenze?
E se ci pensiamo l’utilità di questa convivenza non è solo economica. Socialmente la convivenza con persone di generazioni diverse dalla nostra può essere portatrice di grande ricchezza per tutti e creare occasioni di scambio intergenerazionale rende il nostro mondo in continua crescita, in un equilibrio positivo tra passato, presente e futuro.
Anche Francia e Stati Uniti stanno introducendo questa possibilità. E noi italiani? Per ora abbiamo l’esperienza di Bologna, che è pur sempre un inizio! Dato che il nostro sistema sanitario è di impronta mutualistica risulta sempre più attuale la ricerca di soluzioni creative per il contenimento dei costi e per poter proseguire a fornire i servizi socio-sanitari necessari alla popolazione. Potrebbe essere un’ottima idea!