Università Telematiche in Italia

Aumentano ogni anno gli iscritti alle università online. Ti capita per caso di parlare con un collega che dopo anni di lavoro si iscrive all’università telematica e nasce la curiosità. Per noi che siamo studenti “tradizionali” pare una cosa fuori dal mondo. Come si fa a non combattere per il posto a sedere in aule giganti, oppure come è possibile evitare le lunghe code fuori dalla studio per il ricevimento del professore? E senza bar universitario in cui perdersi e rinunciare all’ennesima lezione con la scusa di non aver digerito un panino kilometrico oppure solo con la semplice voglia di stare con gli amici?? Come si può sopravvivere? Pare che funzionino… quindi è possibile.

Aspetti positivi di un’università telematica?

Elenchiamo quelli più lampanti (almeno secondo noi, che abbiamo frequentato sempre e solo università statali con le famose aule sovraffollate):
1) non ci si deve muovere da casa
2) basta una connessione a internet e un computer
3) si studia su materiale didattico digitale (risparmiando quindi euro in libri cartacei)
4) le lezioni possono essere seguite a qualsiasi orario, quindi maggiore flessibilità
5) risparmio tempo

Aspetti negativi?

1) zero contatto con compagni di corso 
2) nessuna possibilità di “studiare insieme”, quindi anche di usare il proprio tempo in goliardie tipiche della vita universitaria
3) rette più alte? Pare che dipenda un po’ dal corso a cui ci si  iscrive. Ci sono università che hanno una retta annuale da 2000 euro. Non poco, ma nemmeno troppo diverso dalle università statali 
4) mancanza di contatto con il docente
Le università online sono nate nel 2004 in seguito ad un decreto ministeriale del 2003 dell’allora Ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti. Hanno la stessa valenza di un Ateneo statale e devono essere accreditate presso il Ministero per poter rilasciare titoli accademici. Il totale degli studenti nel 2013 iscritti a questo tipo di Ateneo erano 35mila in tutta Italia. 

Le università telematiche hanno lo stesso valore di quelle tradizionali? Sì

L’apprendimento si basa su lezioni on-line, ma per esami e discussione delle tesi di laurea lo studente deve comunque recarsi in sede, questo per permettere la massima limpidezza e oggettività che giuridicamente equipara un Ateneo telematico con un’Università statale.
Oltre alle rette che vengono chieste agli studenti, queste Università beneficiano anche di alcuni finanziamenti pubblici. Ben 72 milioni di euro nel 2014 sono stati dati come contributo a questi Atenei. Questi soldi sono elargiti in base ai risultati conseguiti dalle Università (che comunque vengono valutate dal Ministero), all’ammontare delle tasse universitarie, alle borse di studio e alle possibilità lavorative.
Ad oggi, sono 11 gli Atenei telematici accreditati presso il Ministero dell’Istruzione.Un mondo poco conosciuto ma che è di aiuto alle migliaia di studenti che lavorano e studiano contemporaneamente. Ti permette di studiare e lavorare in un modo forse più snello rispetto alle università tradizionali.In Italia sono presenti:

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