Sette Università italiane si sono unite e hanno deciso di fare rete per un obiettivo comune. Stiamo parlando delle Università di Firenze, Pavia, Verona, Napoli, Catania, Sassari e la Cattolica di Roma.
Tutte queste istituzioni aderiscono al progetto Life street, No drugs, un’iniziativa nazionale per la ricerca sulle nuove droghe.
Università italiane contro le droghe: il progetto Life street, No drugs
Il progetto è stato ideato e organizzato da Elisabetta Bertol, tossicologa forense dell’Università di Firenze. È stata proprio lei a mettere in piedi una task force di università ben distribuite sul territorio nazionale, in modo da garantire una copertura totale.
L’idea parte dalla necessità di controllare la nascita e crescita di nuove droghe. Attualmente vengono prodotte sempre nuove sostanze psicoattive e psicotrope, messe sul mercato da laboratori che lavorano per creare sempre nuovi prodotti.
Riconoscere chi utilizza queste stupefacenti è molto complicato per le forze di polizia, che non hanno gli strumenti adatti.
Uno degli obiettivi di Life street, No drugs è proprio creare nuovi kit che permettano di riconoscere l’assunzione di queste droghe, in particolare nel caso di persone trovate alla guida. Se oggi è ormai semplice per le forze dell’ordine effettuare un alcol test, non è lo stesso per quel che riguarda le droghe: pochissimi vengono identificati e i monitoraggi non sono totalmente efficaci.
Attraverso questo progetto la rete di università creata metterà a disposizione i propri laboratori per realizzare indagini di secondo livello tramite procedure approfondite. In questo modo si potranno progettare dei test semplici e concreti, che una volta affinati potranno cambiare la prevenzione e controllo della diffusione delle droghe.
Quando le università fanno rete, si creano sempre progetti dalla grandi potenzialità. Voi che ne pensate?
Seguite le curiosità sul mondo dell’Università nella sezione News&Curiosità del nostro blog! A proposito, sapevate che negli Stati Uniti è possibile frequentare l’Università gratis? Ecco come.