Che succede all’Università in periodo di crisi? Lo spiega la la settima indagine di Eurostudent, dedicata alla condizione degli universitari italiani.
I dati parlano chiaro: con la crisi è aumentato il numero degli studenti pendolari.
Università in tempo di crisi: ecco cosa succede
3 studenti su 4 vivono con la famiglia d’origine, 2 dei 3 studiano da pendolari. Oltre la metà del totale decide di andare a studiare in una nuova città, dove ha sede la facoltà universitaria, ma continua a vivere con la famiglia d’origine.
Una reazione fisiologica dovuta alla mancanza di fondi e liquidità per poter sostenere un affitto e una vita fuori dal nucleo familiare.
Sempre più studenti universitari sono quindi costretti a rinunciare a una stanza e restare a casa con mamma e papà, con particolari conseguenze: meno indipendenza, meno vita universitaria, meno possibilità di diventare in fretta autonomi.
L’indagine evidenzia inoltre come stia crescendo ulteriormente l’ “emigrazione per studio”: aumenta il numero di studenti che lascia la propria regione per recarsi in un’altra, dove esistano atenei più prestigiosi. Diminuisce inoltre la quota di studenti che ha potuto ricevere la borsa di studio, mentre cresce la percentuale di universitari che ha ottenuto l’esonero totale o parziale dalle tasse. Un segnale chiaro che denota un grave impoverimento delle famiglie.
In ultimo si segnala come sia diminuita di 13 punti (dal 39% al 26%) la percentuale di studenti che svolgono un lavoro retribuito durante la carriera universitaria.
Insomma la crisi colpisce anche l’Università, e in particolare gli studenti universitari.
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