Professoressa universitaria italiana
Università di Pisa, professori in protesta

Università di Pisa in fermento.

Questa volta a protestare non sono gli studenti, ma il corpo docente. Professori e ricercatori hanno dichiarato di volersi “astenere” dalla Vqr (Valutazione della qualità della ricerca) sinché il governo non avrà stanziato i fondi per pagare gli scatti di anzianità.

Un argomento importante, in quanto in base ai risultati della Vqr vengono decisi i premi da assegnare ai diversi atenei, e di conseguenza i finanziamenti da utilizzare. A Pisa ci sono in ballo circa 40 milioni (20% dei fondi totali solitamente ricevuti), una cifra molto importante. Il rettore Massimo Augello, chiamato in causa dai docenti, ha però giudicato il comportamento come “autolesionista”, invitando tutti i docenti a partecipare alla Vqr: chi non lo farà verrà escluso dall’assegnazione di tutti i finanziamenti di ateneo.

Una posizione dura, giustificata dal fatto che «Questa protesta irrituale non sposta di una virgola le decisioni del governo», ha sottolineato il rettore.

I docenti però non ci stanno, e alzano la voce, sottolineando come la scadenza nazionale per realizzare tutte le registrazioni sia stata fissata per il 30 novembre.

Sarà quella la data ultima entro la quale si spera di vedere risolta la situazione.

Nel frattempo, nell’Università di Pisa (e non solo) le acque rimangono molto agitate.

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