Alzi la mano chi non si è mai trovato a dover preparare un esame avendo a disposizione non poco, ma pochissimo tempo per studiare?! Se anche voi vi siete trovati, o vi trovate ora in questa situazione, date un’occhiata a questo articolo che forse vi può aiutare in questi momenti di emergenza!
Bene… innanzitutto conviene premettere che la prima cosa da fare quando si intraprende un percorso universitario è cercare quanto più possibile di organizzare al meglio le proprie giornate per poter dedicare IL GIUSTO TEMPO allo studio (senza ridursi quindi a preparare un esame in due giorni). Tuttavia si sa che a volte succede che gli eventi facciano si che si resti indietro con la preparazione oppure, ottimisticamente parlando, può darsi che siamo in linea con gli esami che ci eravamo prefissati di dare e vogliamo tentarne uno che non era in programma.
Comunque… arriva per tutti quel momento in cui abbiamo due giorni in croce e un esame intero da preparare. Ecco, NO PANIC.
Un metodo efficace e che può aiutarvi esiste: avete mai sentito parlare del Principio di Pareto (o studio a Piramide)? Di seguito vi spiegherò di cosa si tratta e come questo principio può essere applicato allo studio, ma innanzitutto sprechiamo due parole dando un’identità a questo signore.
Chi è questo Pareto? E cosa ha a che fare con lo studio?
Vilfredo Pareto è stato un economista vissuto nel diciannovesimo secolo, molto famoso per la legge dell’80/20, una legge empirica nota anche come Principio di Pareto. Tale principio sostiene che l’80% degli effetti proviene dal 20% delle cause.
Tutto chiaro no? In soldoni: questo principio afferma che per ottenere l’80% del vostro obiettivo, dovrete concentrarvi sul 20% degli argomenti principali. Applicando allo studio, implicitamente ci dice che: per affrontare un esame e superarlo con un voto medio, ad esempio 24 (ossia l’80% di 30), bisogna studiare almeno il 20% del materiale didattico a disposizione.
Ora che abbiamo accennato (poi approfondiremo) la regola dell’80-20, vi sarà più chiaro il motivo per cui alcuni studenti sembra che non trascorrano giornate intere sui libri riuscendo però ad ottenere comunque dei buoni risultati!
Come studiare seguendo il Principio di Pareto
E’ bene ricordare che ogni volume, libro ed in generale ogni testo informativo ha una struttura ben definita che può ricordare una piramide, la possiamo quindi definire la piramide dello studio:
Vediamo di spiegare meglio questo principio a piramide e, soprattutto, chiariamo come è possibile applicarlo allo studio. Come prima cosa bisognerà individuare, nell’argomento in questione, le quattro grandi categorie di cui è composta la nostra piramide: i concetti primari, concetti secondari, concetti di contorno e concetti marginali.
La piramide dello studio
I concetti primari rappresentano le informazioni chiave che dobbiamo studiare e memorizzare, le troviamo spesso nei titoli dei capitoli e spesso sono riportati in grassetto; può essere utile partire dando uno sguardo all’indice, oppure leggendo il primo e l’ultimo paragrafo di una sezione, dove spesso vi troviamo ripetuti i concetti chiave. Ricordatevi che questi concetti (generalmente sono pochi) vanno imparati molto bene.
I concetti secondari sono quelle informazioni che servono ad approfondire ed arricchire i concetti primari, vanno studiati per bene perchè danno corpo ai concetti primari
I concetti di contorno arricchiscono maggiormente i concetti primari e secondari, spesso sono esempi o casi di studio. Nel caso in cui tu riuscissi a ricordarteli durante l’esame potresti tranquillamente giocarti la lode 😉
I concetti marginali sono informazioni ripetute, giri di parole, nozioni duplicate. Sostanzialmente fanno solo tanto volume ma servono a gran poco, puoi tranquillamente evitare di spendere il tuo tempo nel tentativo (inutile) di memorizzarli
La tecnica della piramide è un metodo di studio che ti permette di studiare meglio impiegando molto meno tempo. Per applicarla nel miglior modo possibile ti consigliamo di immagazzinare molto bene innanzitutto i concetti chiave e i concetti secondari, successivamente prepara degli schemi o delle mappe concettuali (a proposito…qui troverai un’utilissima guida sulla loro stesura). Se ti avanza del tempo prezioso dai uno sguardo veloce ai concetti marginali e di fondo: non si sa mai che in sede d’esame ti tornino alla mente e ti becchi quella lode di cui parlavamo prima; se invece non hai tempo di approfondire torna al punto precedente e “accontentati” di un bel trenta (senza lode) 🙂